The Weeknd: la copertina del nuovo album vi stupirà
L'artista ha sempre riservato grandi sorprese al pubblico. Anche questa volta non si smentisce. E c'è chi dice che sia lui il vero erede di Michael Jackson
The Weeknd pubblica il suo nuovo album, "Dawn Fm", il 7 gennaio e la prima sorpresa è la copertina. Nell'immagine, l'artista appare visibilmente invecchiato. Anzi, canuto. Viso sciupato, capelli e barba grigi, rughe ovunque. Un vero shock, anche se The Weeknd ha sempre abituato i suoi fan a drastici cambi d'immagine. Era con il volto pestato a sangue sulla copertina del suo album “After Hours”, gonfio di (finto) botox nel video di “Save Your Tears” e con il viso ricoperto da bende agli American Music Awards. IN quell'occasione aveva spiegato che "il significato dell'intera fasciatura della testa riflette l'assurta cultura delle celebrità di Hollywood e di chi manipola sé stesso per ragioni superficiali, per compiacere e per ricevere approvazione".
Ma che disco è "Dawn Fm"? Per The Weeknd è "un nuovo universo sonoro dalla mente di The Weeknd", come si afferma nel vidoe trailer di lancio del progetto. Nella clip compaiono due star della scena rap statunitense, Tyler, The Creator e Lil Wayne, e l'attore Jim Carrey (che ha rivelato "Ho ascoltato ‘Dawn FM’ con il mio caro amico Abel ieri sera. È profondo, elegante e mi ha fatto ballare per la stanza. Sono entusiasta di esserci, nel disco”). E c'è anche Quincy Jones, celebre produttore di Michael Jackson. Avvalorando la tesi di chi sostiene che The Weeknd sia il vero erede del grande Michael.
L'amicizia tra Quincy Jones e The Weeknd risale al 2015, come ricorda il musicista: "Venne a uno dei miei show in un club. Quando sono sceso dal palco, me lo sono ritrovato lì ad aspettarmi. Ero così entusiasta di incontrarlo. I fan urlavano, mi chiamavano, cercavano di conquistare la mia attenzione, ma io ero così preso da lui, Quincy Jones, il motivo per cui io faccio musica. Mi disse di andare a salutare i fan, che in quel momento erano più importanti: lui mi avrebbe aspettato. Una grande lezione: restituire alle persone è sempre meglio che ricevere”.