Philippe Daverio, addio. Scompare il critico che ci aveva fatto amare l’arte
Philippe Daverio aveva 70 anni. Con il suo stile originale e la sua grande cultura, aveva raccontato l'arte incantando tutto il pubblico
Philippe Daverio ci ha lasciati. La notizia, oltre al grande vuoto e al dolore, ha sorpreso tutti. Il celebre critico d’arte infatti aveva tenuta nascosta la sua malattia, che se l’è portato via, a 70 anni, il 2 settembre.
Occhialetti rotondi, capelli ricci, panciotti e papillon dai tanti, meravigliosi colori: Philippe Daverio era una figura unica nel panorama italiano. Critico d’arte, docente, saggista, aveva fatto conoscere e amare, con i suoi divertenti (ma sempre colti) programmi tv e i suoi libri i capolavori, anche quelli meno noti) della cultura europea. Mai snob, mai altezzoso, era capace di raccontare l’arte e la cultura con un piglio pop e insieme competente, facendo dei suoi interventi veri e propri avvincenti racconti.
Daverio era nato a Mulhouse, in Alsazia, il 17 ottobre del 1949 da padre italiano e madre alsaziana e nel corso della sua carriera era anche stato assessore alla Cultura del comune di Milano, gallerista, editore e curatore di molte mostre, professore di Storia dell’Arte.
A dare la triste notizia della sua scomparsa è stata la regista Andrée Ruth Shammah, direttrice del Teatro Franco Parenti, che ha scritto su Instagram: «Mi ha scritto suo fratello stamattina per dirmi che Philippe è mancato stanotte. Amico mio, il tuo silenzio per sempre è un urlo lancinante stamattina».
Philippe Daverio era stato spesso ospite di Radio Monte Carlo, per interviste in cui aveva regalato agli ascoltatori la sua saggezza e la sua capacità di far innamorare dell’arte anche i più restii all’argomento. Ve le riproponiamo nei nostri podcast e video, in fondo alla pagina.

