Loading

In Arabia Saudita arriva il resort di lusso scavato nella roccia

L’opera di Jean Nouvel sarà completata nel 2024 e sarà dotata di 40 suite e tre ville con affaccio sul deserto

Un resort scavato nella roccia. Si chiama Sharaan Hotel ed è stato disegnato per somigliare a un misterioso sito archeologico, un antico edificio dei Nabatei. Sorgerà nel deserto dell’Arabia Saudita, nella riserva naturale di di Shaaran nel deserto di Al-Ula a Hegra, rappresentando uno dei progetti più avveniristici del turismo moderno. Il progetto è stato creato dall’archistar Jean Nouvel, lo stesso che ha creato il Louvre di Abu Dhabi e vincitore del premio Pritzker 2008.

Dotato di 40 suite e tre ville scavate nella roccia con balconi privati che si affacciano su un surreale paesaggio desertico, il resort prenderà ispirazione dall’ambiente circostante e dallo stile dell’antica civiltà di commercianti che faceva capo alla città di Petra. La fine dei lavori è prevista per il 2024. Le camere saranno disposte attorno a un ascensore lungo 80 metri e l’ingresso sarà un cerchio in cui verranno riprodotte, lungo il perimetro, le fasi lunari.

Ormai da qualche anno l’Arabia Saudita sta provando a contrastare la crisi petrolifera investendo su progetti che facciano crescere il turismo e diversifichino la proposta dell’economia: “Il nostro progetto non deve mettere a repentaglio ciò che l’umanità e il tempo hanno consacrato – ha spiegato Nouvel - deve celebrare i disegni e il genio dei Nabatei senza caricarlo. Questo atto di creazione diventerà un vero atto culturale”.

Tra i progetti in questione spiccano proprio quelli di architettura, con l’edificio in questione che rispetta le basi del biomimetismo risultando in armonia con l’ambiente che lo circonda: “Al Ula – ha concluso il 75enne designer francese - è un museo naturale. Ogni scarpata, ogni tratto di sabbia o profilo roccioso, ogni sito geologico e archeologico merita la massima considerazione. È fondamentale mantenere tutta la sua particolarità e salvaguardare ogni piccolo mistero che custodisce”.

(Credits: Getty Images)

 

This page might use cookies if your analytics vendor requires them.