Alain Delon, il ricordo

L'attore è scomparso il 18 agosto 2024. Non aveva mai voluto essere una star

18 Agosto 2024

3 celebri frasi di Alain Delon

Alain Delon è scomparso il 18 agosto 2024 nella sua casa di Douchy. L'attore era malato da anni di linfoma. A dare la notizia i suoi tre figli.

L'attore era nato l'8 novembre 1935 a Sceaux, nell'Île-de-France: il suo nome per intero era Alain Fabien Maurice Marcel Delon.

Il padre era direttore di un piccolo cinema di quartiere, la madre commessa di farmacia. Dopo il divorzio dei genitori, passò da una famiglia adottiva al collegio. Dal carattere ribelle, abbandonò gli studi e lavorò come salumiere. A 17 anni si arruolò nella marina francese e venne mandato in Indocina. Dopo 11 mesi di prigione fu congedato per indisciplina. Così, nel 1956  ritornò in Francia. Non avendo soldi, passò un certo tempo lavorando come cameriere, portiere, segretario e commesso. Durante questo periodo diventò buon amico dell'attrice Brigitte Auger, che seguì in un viaggio al Festival del Cinema di Cannes, dove iniziò la sua carriera nel cinema.

L'esordio nel cinema avvenne nel 1958, la svolta nel 1960. A valorizzarlo fu Luchino Visconti con “Rocco e i suoi fratelli” e “Il gattopardo”. Altri successi con “L’Eclisse” di Michelangelo Antonioni e "Frank Costello faccia d'angelo". Grande fascino, le donne erano ai suoi piedi. Poi, nel 2005, la caduta. Annunciò il suicidio, poi recuperò. Nel 2008 tornò a recitare.

Ecco tre sue celebri frasi:

«Io non sono una star: sono un attore. Ho combattuto per anni per far dimenticare alla gente di essere un bel ragazzo con un bel viso: è una dura lotta, ma ci riuscirò» 

«Non volevo fare questo mestiere. Venivo dall’esercito. A 17 anni ero sotto le armi. La mia infanzia è stata tragica. Poi è successa una cosa miracolosa: il cinema è venuto a cercarmi. Forse sono stato scelto per il mio aspetto fisico, ma non corrispondeva a chi ero davvero: era l’opposto del mio travaglio interiore».

«Contrariamente a quanto dice la gente, non sono un attore difficile. Lo sono solo con gli imbecilli, ma con i grandi funziono perfettamente».

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