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Penelope Cruz parla del valore della lentezza. E del ricordo della nonna

L'attrice a Firenze esalta i tempi lenti e la meditazione, contro l'eccessiva tecnologia. E parla dei valori tramandati dalla sua famiglia

Penelope Cruz si è recata a Firenze per partecipare a una Master Class di Chanel (tenuta dal presidente moda Bruno Pavlkovsky) e ha incantato i presenti con le sue lezioni di vita.

L'attrice ha ricordato l'importanza degli abiti quando si recita nel cinema: "la moda è importante per un’attrice: se indossi le scarpe sbagliate, stai sicura che sbaglierai la parte". Ha anche aggiunto: "con Pedro (Almodovar n.d.r.) è sempre così. Lui vuole scegliere anche il più piccolo bottone. Passiamo mesi a decidere i capi giusti".

Penelope Cruz ha poi tessuto un vero e proprio elogio della lentezza, passando dalla critica verso un uso esasperato delal tecnologia: "Confesso che faccio molta resistenza al digitale. Spero anche che qualcosa cambi. Fosse per me sarei rimasta agli anni Novanta. Noi ragazzi non avevamo questa frenesia, questa follia esagerata, la tecnologia ha accelerato tutto. Troppo. Sento di non averne alcuna responsabilità ma sono preoccupata dall’uso della tecnologia. Dovremmo avere un diverso approccio, tutti insieme. Credo che prima o poi succederà. Ora è tutto fuori controllo. E non va bene, penso ai bambini e agli adolescenti. E' stato provato scientificamente non è una mia opinione". La Cruz ha poi parlato del "valore del rallentare": "Cucire", ha ricordato "era per me un’esperienza di meditazione. Lo facevo con mia nonna, da bambina. Lei poi aveva realizzato per me una cappa di cui andavo fiera: significava passione e devozione. E queste emozioni ritornano quando vado negli atelier di Chanel, perché le sento. Poi vedo tutte quelle persone che lavorano da anni, insieme. E subito ho davanti a me l’immagine di mia nonna. Oggi, è vero, l’artigianato è un lusso, però è anche un valore sul quale è giusto investire e quelle persone che compiono ogni giorno quelle magie con le mani sono felici perché creano con il loro talento. Come mia nonna. Odierei un mondo che perde tutto questo».  

E dalla nonna si passa ad altri ricordi familiari: " Mia mamma è la mia migliore amica, brutalmente sincera. Donna forte che ha dovuto lavorare parecchio per la famiglia".

(Foto Getty Images)

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