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Oscar: tutti gli italiani premiati, da Sophia Loren a Roberto Benigni

In attesa dei vincitori del 2022, ecco tutti gli italiani che hanno ricevuto l'ambita statuetta

Conto alla rovescia per la notte degli Oscar di domenica 27 marzo, che sarà condotta da tre donne, Wanda Sykes, Amy Schumer e Regina Hall. Le urne per votare la 94ma edizione degli Academy Awards si sono chiuse dopo cinque giorni, in cui i 9.500 membri attivi dell'Accademia appartenenti a 19 categorie del cinema hanno potuto esprimere le loro preferenze. Una serata che si annuncia sempre più rosa. Sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles ci sarà Beyoncé con "Be Alive", la canzone scritta per il film "King Richard". Billie Eilish e suo fratello Finneas O'Connell canteranno invece "No Time To Die", colonna sonora del film di James Bond.  

In California è già arrivato Paolo Sorrentino, accompagnato dalla moglie Daniela D'Antonio, che è stato ospite del Los Angeles Italia Festival. Il suo "È stata la mano di Dio" punta all'Oscar per il "miglior film internazionale", ma la concorrenza è molto agguerrita, a partire dal giapponese "Drive My Car" e dal danese "Flee".

 

L' Italia è il Paese che ha avuto più riconoscimenti per il miglior film straniero, e che, in assoluto, ha ottenuto più statuette dopo gli Stati Uniti nelle varie categorie. Una sessantina i premi ricevuti nel corso della storia dell'Academy tra registi, attori, costumisti, sceneggiatori e musicisti. Tutto è cominciato nel 1947, quando "Sciuscià" di Vittorio De Sica, considerato uno dei capolavori del neorealismo italiano, vinse un premio speciale, allora denominato "onorario" e base dei futuri Oscar ai film in lingua straniera (oggi film internazionali). Poi, con l'istituzione dell'Oscar al miglior film straniero, è stata per decenni una lunga sequenza di successi.

 

Il più premiato è stato Federico Fellini, con 5 statuette: film straniero per "La strada" (1957), "Le notti di Cabiria" (1958), "8½" (1964) e "Amarcord" (1975). De Sica ne vinse altri 3 con "Ladri di biciclette" (1950), "Ieri oggi e domani" (1965), "Il giardino dei Finzi Contini" (1971).  Elio Petri nel 1970 con "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto". Nel mezzo, "Le mura di Malapaga" (1951) di René Clement, coproduzione italofrancese (un po' più italiana che francese). Roberto Benigni nel 1999 ha portato a casa due statuette, per il miglior film straniero e per il miglior attore protagonista con "La vita è bella". In precedenza il riconoscimento per il miglior film straniero era andato nel 1990 a "Nuovo cinema Paradiso" di Giuseppe Tornatore e poi a Gabriele Salvatores con "Mediterraneo" nel 1992.

 

Nella categoria miglior regista l'Italia vanta, per ora, solo un Oscar, quello consegnato a Bernardo Bertolucci nel 1988 per il kolossal "L'ultimo imperatore". A Paolo Sorrentino, invece, il grande merito di aver riportato l'ambito premio dell'Academy in Italia dopo ben 15 anni, con "La grande bellezza" nel 2014.

 

Come non ricordare gli Oscar come attrici protagoniste a due grandi stelle italiane: Anna Magnani, che vinse nel 1955 per "La rosa tatuata" e a Sophia Loren nel 1962 per "La ciociara", film diretto da De Sica. Dopo molte delusioni il maestro Ennio Morricone ottenne l'Oscar, il Golden Globe e il BAFTA per la colonna sonora di "The Hateful Eight" di Quentin Tarantino. L'onore dell'Oscar alla carriera è toccato anche a Sophia Loren, Federico Fellini, Michelangelo Antonioni e Lina Wertmüller.  

 

Nelle "categorie tecniche", l'Italia vanta artisti di livello assoluto, come la costumista Milena Canonero (quattro Oscar). Tre statuette a testa anche al grande fotografo Vittorio Storaro, al musicista Giorgio Moroder, al mago degli effetti speciali Carlo Rambaldi (creatore di E.T. e Alien) e agli scenografi Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo. Con loro tanti altri premiati, che vanno da Danilo Donati a Pietro Scalia, da Gabriella Pescucci a Luciana Arrighi.

E chissà che domenica prossima l'elenco non sia arricchito, magari proprio con Sorrentino.

(Foto Getty Images)

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