George Clooney, Amal e quelle romantiche lettere d'amore
A lezione di fascino (e sentimenti) da George Clooney. Che anche adesso manda lettere d'amore alla sua Amal
Di cosa è fatto il fascino? Della stessa materia dei sogni: è qualcosa di impalpabile, ma potente. Ne fanno parte eleganza dei modi, grandezza del cuore, generosità, stile personale. E anche alcuni piccoli grandi gesti. Come quello appena rivelato da George Clloney. Un uomo che di fascino se ne intende abbastanza.
Ebbene, il bel George ha appena rivelato che scrive ancora lettere d'amore alla sua Amal. Come durante i primi giorni della loro passione. Dopo ben 6 anni dal matrimonio e dopo la nascita dei due gemelli Ella e Alexander.
George Clooney ha rivelato questo segreto sentimentale alla rivista Aarp: «Persino nei giorni del lockdown, avevo l'abitudine di scrivevo una lettera ad Amal e lasciarla sulla sua scrivania. E Amal ne scriveva una per me e la metteva sotto il mio cuscino. Io credo molto nel potere delle lettere».
L'attore ha anche confessato di avere davvero un debole per le lettere, quelle vere, scritte su carta. Non le e-mail: «Posseggo lettere di Paul Newman, Walter Cronkite, Gregory Peck. Le ho messe addirittura in cornice e le ho appese in casa. Se si trattasse di un testo, sarebbe diverso. Forse è qualcosa che ha a che fare con la mia generazione, e forse non lo sarà così tra 20 anni, ma non posso certo dimenticare che qualcuno si è seduto e ha scritto qualcosa per me».
George Clooney ha rilasciato numerose interviste in questo periodo, per promuovere il suo ultimo film xxx, e ha anche accettato di parlare dei suoi figli, ricordando che per loro ha voluto nomi semplici: «Non volevo nomi bizzarri per loro... Avranno già abbastanza grattacapi nella vita. Perché non è semplice essere figli dei personaggi celebri. Il figlio di Paul Newman si è suicidato. Anche quello di Gregory Peck e quelli di Bing Crosby. Io però posso contare sul fatto sono così tanto più vecchio che quando mio figlio si sentirà in competizione con me, starò letteralmente mangiando il pane con le gengive».