Attenzione: questi nomi sono proibiti per legge!
Ecco perché non ci possiamo chiamare Cenerentola (e non solo): tutte le proibizioni in tema di nomi
Negli ultimi anni ci siamo abituati a sentir pronunciare nomi particolari, al limite del bizzarro. A tutto c’è però un limite e lo impone lo Stato. La legge italiana prevede infatti di registrare il nome del figlio con alcune clausole, per evitare di creare problemi a chi è destinato a portarlo.
La prima norma è quella di non usare mai il nome dei genitori o dei fratelli. Questo per una questione burocratica e per non confondere i documenti. Ma non si può nemmeno sostituire il cognome con il nome, per evitare una facile confusione. Fin qui tutto bene, molto semplice. Passiamo alle regole dedicate ai nomi imbarazzanti. Niente nomi ridicoli con chiaro riferimento a difetti fisici o psicologici, oppure parolacce.
Attenzione massima anche ai nomi di alcuni personaggi storici come Adolf Hitler o Mussolini. Altra regola: nessun nome proveniente dalla letteratura o dalle fiabe. E così Cenerentola, Peter Pan, Madame Bovary o Cyrano de Bergerac sono da evitare. Anche la questione di genere è importante. Il nome dev’essere sempre consono al genere del nascituro: non è possibile utilizzare nomi femminili per maschi e viceversa. L’eccezione è il nome Andrea, che si può utilizzare per entrambi i sessi.
Infine si ricorda che non si possono usare più di tre nomi: dai tre in su lasciamoli ai reali.
(Foto Getty Images)

