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Radio Monte Carlo Foto Foto Yeast International Photo Festival – From Planet to Plate

Yeast International Photo Festival – From Planet to Plate

Appuntamento dal 19 settembre al 3 novembre a Matino e nel Salento con la terza edizione di Yeast International Photo Festival – From Planet to Plate.

La manifestazione mostra opere di fotografi che puntano l’obiettivo su sistemi di produzioni, filiere, consumi, abitudini, che stanno alterando sempre di più il complesso rapporto tra uomo e ambiente. In esposizione reportage, documentari, sperimentazioni e contaminazioni visive, storie di resistenza, per favorire una riflessione da molteplici punti di vista sul consumo consapevole del cibo. Perché quello che ogni giorno abbiamo nei nostri piatti produce enormi conseguenze a livello climatico, culturale, economico e sociale.

Non abbiamo spesso consapevolezza di quello che mangiamo. Ignoriamo che dietro un frutto trendy come l’avocado vi siano storie di criminalità organizzata e sfruttamento delle risorse idriche. Che la carne che consumiamo e che spesso importiamo dal Brasile abbia esiti devastanti sull’ambiente, alimentando la crisi climatica, che a sua volta costringe a sperimentare nuove colture tropicali in Sicilia. Che le filiere e i sistemi di produzione generano conseguenze non solo a livello climatico, ma anche sulla salute pubblica.

A farci riflettere su questi temi i 15 progetti, diversi dei quali per la prima volta in mostra in Italia, protagonisti di Yeast Photo Festival – From Planet to Plate.

I PROGETTI FOTOGRAFICI IN MOSTRA

Il tema della salute è al centro del lavoro di Pablo E. Piovano, che ha documentato l’impatto degli agrofarmaci in The Human Cost, esposto a Palazzo Marchesale del Tufo a Matino (Lecce).

Dove viene prodotto il nostro cibo? E come viene distribuito nel mondo? In Food for Thought – in mostra per la prima volta in Italia, a Palazzo Marchesale del Tufo a Matino, – il fotografo e regista Kadir van Lohuizen segue l’intero processo in Kenya, Stati Uniti, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Cina e Paesi Bassi, suo Paese d’origine, e indaga sull’impatto che il nostro consumo alimentare ha sull’ambiente, sulla salute pubblica e sull’economia. 

Il progetto di Seif Kousmate, Waha واحة, (in mostra per la prima volta in Italia nel Chiostro dell’ex Seminario a Lecce) vuole approfondire la conoscenza della vita intorno alle oasi.

L’avocado è n frutto protagonista della domanda mondiale. Il regista tedesco Axel Javier Sulzbacher è andato nella regione dei Michoacán in Messico (una delle principali aree di produzione), documentando in Green Shadesin mostra per la prima volta in Italia, esposto a Palazzo Marchesale del Tufo a Matino – non solo la devastazione delle foreste, abbattute per far posto ai campi, ma le infiltrazioni dei cartelli della droga, attratti dagli enormi profitti generati dal commercio dell’oro verde.

Coltivazioni tropicali che stanno crescendo rapidamente anche in Sicilia, proprio come conseguenza dell’adattamento ai cambiamenti climatici. Uno dei temi protagonisti di Tropicalia (in collaborazione con Cantina San Donaci e Masserie Le Stanzie), progetto del duo fotografico Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni. Il progetto fotografico è esposto a Masseria Le Stanzie a Supersano (Lecce). 

La produzione del cibo e le sue conseguenze sul clima vengono affrontate da Carolina Arantes in Holy Cow (a cura di Lars Lindemann, in mostra per la prima volta in Italia, a Palazzo Marchesale del Tufo a Matino), che racconta come viene prodotta la carne che mangiamo oggi nel mondo, e da chi.  

Il rapporto tra essere umano e natura è al centro anche del progetto, in mostra per la prima volta in Italia nella Macelleria Ex Nau a Matino, Mijn Duifje (my dove / my lovely) – A pact between a man and a bakery di Nynke Brandsma, fotografa e artista visiva olandese.  

In mostra per la prima volta in Europa e in Italia, a Palazzo Scarciglia (Lecce), anche Merci pour ton agréable visite, les jolies fleurs et les délicieuses fraises di Sarah Boutin, un lavoro fotografico, sviluppato per più di due anni, con un approccio poetico-documentaristico all’interno del convento dell’ordine delle Suore della Carità del Québec.  

The Forest Knows è la vicenda del popolo Asháninka del villaggio di Apiwtxa, narrata attraverso gli scatti di Nicoló Lanfranchi, esposti nella Chiesa di Santa Maria La Nova a Recale (Lecce). I fondatori del villaggio, i fratelli Piyãko hanno piantato milioni di alberi, lottando per preservare il territorio e la cultura degli Asháninka.  

A Palazzo Marchesale del Tufo a Matino si potrà ammirare il lavoro di  Florian W. Müller che presenta CŪ, dove diversi organi e singole parti di un animale vengono artisticamente innalzate su un piedistallo e possono così entrare in dialogo con lo spettatore. Il progetto fotografico, che affianca l’immagine main del cuore, è stato realizzato in esclusiva per Yeast International Photo Festival ed è quindi un’anteprima assoluta.

L’impatto della crisi climatica sui vigneti di Château Palmer (fiume Garonna, Francia) è lo sfondo da cui prende le mosse Henrike Stahl con L’Arc Sera Parmi Les Nuages (L’arco sarà tra le nuvole, a cura di Inas Fayed), in mostra per la prima volta in Italia all’interno del Frantoio Ipogeo a Matino.  

Feast No More propone la collezione di fotografie vernacolari di Jean-Marie Donat, con una selezione di immagini in mostra realizzata in esclusiva per Yeast Photo Festival.  Vivaci scatti di mucche sorridenti e di galline divertite, ritratti su manifesti pubblicitari, esempio dalla narrazione capitalista della felicità consumistica.  

Kateřina Sýsová propone Kukbuk, una guida visiva alla cultura culinaria ceca. Immagini in mostra per la prima volta in Italia all’interno di Kora Centro del Contemporaneo a Castrignano de’ Greci (Lecce). 

Alessia Rollo con Don’t Play With Food, esposto in outdoor a Matino (progetto commissionato da Yeast Photo Festival e quindi anteprima assoluta) vuole esplorare le diverse relazioni che il cibo può attivare, ma anche comprendere i vari aspetti di un luogo, le abitudini culturali e sociali, le questioni ambientali che passano attraverso il cibo.

Tra i progetti da segnalare ancora Welcome to Yesterday, prima personale in Italia del fotografo Alexander Yegorov, vincitore del Premio IRINOX SAVE THE FOOD, in collaborazione con MIA Photo Fair e Irinox. Il suo lavoro, esposto a Matino, rappresenta una elaborazione poetica e visiva sulla tradizione di riunirsi per gustare il cibo.  

Sabato 21 settembre dalle ore 10:00 alle ore 13:00 tornano le letture portfolio di Yeast Photo Festival, nella Sala Scuderie del Palazzo Marchese del Tufo, in Piazza San Giorgio a Matino (Le). 

Tutte le informazioni sul sito www.yeastphotofestival.it

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