24 Novembre 2025
Ornella Vanoni, addio. Ci ha lasciati la grande signora della musica italiana. Che tempo fa aveva proprio raccontato a Fabio Fazio, in un'intervista che "invecchiare è bello soltanto se tiri fuori quel lato che hai sempre tenuto nascosto, cioè quello infantile. Il lato infantile ti sorregge, ti fa ridere, ho una bolla piena di risate che zampilla come la voce di Orietta Berti". E quel lato Ornella l'aveva sempre tenuto vivo. Come nella collaborazione ironica e spiritosa con Colapesce e Dimartino, in "Toy Boy".
Per renderle omaggio, Annalisa ed Elodie hanno cantato "L'appuntamento" a Roma durante il concerto di Annalisa al Palazzo dello Sport.
Tanti i messaggi e gli omaggi dei personaggi dello spettacolo.
Elisa ha scritto: "Immensa Ornella, conoscerti ed esserti amica, parlare con te, ascoltarti, è stato un grande privilegio. Lasci un vuoto incolmabile. Ma anche un’eredità artistica e umana inestimabili. Ti voglio bene. Buon viaggio nella Luce cosmica, buon ritorno a casa, tra le stelle"
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Vasco Rossi ha definito la Vanoni "splendida… autentica, sorprendente, ironica… Unica".
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E Laura Pausini: "Ognuno ha i suoi cantanti preferiti… la mia era Lei. Riposa in pace meravigliosa Ornella, la tua voce, la tua personalità, la tua luce, non ci lasceranno mai. Unica".
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Mahmood ricorda: "'Ma io e te dove ci siamo conosciuti?' È sempre stata l’unica domanda che mi facevi a cui non si riusciva a dare una risposta. Grazie per l’affetto, le cene, gli insegnamenti, e tutto il tempo che in questi anni mi hai regalato, resterai sempre nei miei ricordi, nel mio cuore e nei miei occhi. Ciao Ornella».
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E Samuele Bersani: "Perdo l’amica più vitale, curiosa, ironica, profonda e irriverente che abbia mai avuto ma se “di là” c’è veramente un altro mondo, ora Ornella è già insieme a Lucio. L’unica consolazione è questa".
Ornella Vanoni ha avuto una lunga, meravigliosa carriera artistica: ha pubblicato più di 100 dischi, capaci di spaziare dalle "Canzoni della mala" con cui esordì al pop, dal jazz (album come "Ornella &...", con George Benson, Gil Evans, Herbie Hancock e " Argilla" con Paolo Fresu) alla bossa nova (l'album "La voglia la pazzia l'incoscienza l'allegria", con Toquinho e Vinícius de Moraes). Per lei hanno scritto canzoni Gino Paoli, Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De André, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Mogol, Renato Zero, Riccardo Cocciante, Carmen Consoli, Eros Ramazzotti.
Ornella era figlia di un industriale farmaceutico. Nata a Milano il 22 settembre 1934, aveva ricevuto un'ottima educazione, in collegi in Svizzera, in Francia e in Inghilterra, e sognava di diventare estetista. Invece, su suggerimento di un'amica della madre, fece un provino al Piccolo Teatro di Milano, davanti al grande Giorgio Strehler. Non solo fu accettata, ma ben presto divenne la compagna del celebre regista. Il debutto è nel 1956 con "Sei personaggi in cerca d'autore" di Pirandello. Il debutto canoro è dell'anno successivo: durante la rappresentazione al Piccolo de "I Giacobini" canta un paio di ballate della Rivoluzione francese. Il suo stile particolare fa nascere l'idea di creare un repertorio apposito. Vengono così le canzoni della mala, ispirate ad antiche ballate dialettali. Ornella va in tour per la prima volta e sono pubblicati i due primi album, "Le canzoni della malavita", che comprendono brani come "Jenny delle Spelonche", "Hanno ammazzato il Mario", "Ma mi", "Le mantellate".
La Vanoni però non voleva essere rinchiusa nella definizione di "cantante della mala" e dopo la rottura con Strehler sperimentò altre vie. Il 1960 fu l'anno dell'incontro con Gino Paoli, col quale nacque una grande intesa sentimentale e artistica (Paoli le dedica "Senza fine"). In questi anni Ornella cantò brani come "Io ti darò di più", " La musica è finita", "Tristezza", "Una ragione di più" e condusse cinque puntate del varietà televisivo Studio Uno, creandosi un'immagine sensuale ed elegante.
Gli Anni Settanta la vedranno trionfare all'Olympia di Parigi e cantare canzoni come "Domani è un altro giorno", "Dettagli", "La voglia di sognare", "Più", condurre programmi tv ("Serata d'onore", "L'appuntamento", "Fatti e fattacci" con Gigi Proietti, "Due come noi") e recitare nel film "I viaggiatori della sera", con Ugo Tognazzi.
Negli Anni Ottanta Ornella pubblicò album memorabili come "Duemilatrecentouno parole" (che contiene le hit "Musica musica" e "Vai, Valentina" e "Uomini". Il 1985 è l'anno dei concerti nei principali teatri italiani con Gino Paoli (ne restò il brano "Ti lascio una canzone").
L'artista mostrò anche un notevole talento nello scoprire validi musicisti: per esempio, fu colpita dal trombettista Paolo Fresu, quando ancora non era noto al pubblico e registrò con lui l'album, Argilla.
Ornella divenne un vero mito musicale: nel 2008 fu pubblicato l'album "Più di me", in cui celebri colleghi le resero omaggio con bellissimi duetti: Mina ("Amiche mai"), Eros Ramazzotti ("Solo un volo"), i Pooh ("Eternità"), Jovanotti ("Più" e "Io so che ti amerò"), Fiorella Mannoia ("Senza paura"), Claudio Baglioni ("Domani è un altro giorno"), Lucio Dalla ("Senza fine"), Gianni Morandi ("La musica è finita"), Carmen Consoli ("L'appuntamento"), Giusy Ferreri ("Una ragione di più"). Rai 1 mandò in onda uno spettacolo-tributo "Ornella ancora più di me" in prima serata.
Per i suoi 80 anni si esibì dal vivo con il tour Un filo di trucco, un filo di tacco e recitò sul grande schermo con Claudio Bisio, Renato Pozzetto e Frank Matano nel film di Alessandro Genovesi "Ma che bella sorpresa". Instancabile, nel 2017 aprì la stagione del Piccolo Teatro di Milano con lo spettacolo "Sono nata qui. Ornella Vanoni in concerto". Nel 2021 fu ospite d'onore dell'ultima serata del 71º Festival di Sanremo, guest star della quarta puntata della fiction "La Compagnia del Cigno" e condusse alcune puntate de "Le Iene".
In virtù dei suoi meriti artistici, le erano stati conferiti i titoli di Commendatore della Repubblica e di Grande ufficiale Ordine al merito della Repubblica italiana.
(Foto Getty Images)
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