Festival di Sanremo: chi è Lucio Corsi

Alla scoperta dell'artista, in gara quest'anno al Festival

22 Gennaio 2025

Festival di Sanremo: chi è Lucio Corsi

Tra i partecipanti al Festival di Sanremo di quest'anno c'è un artista forse ancora poco noto al grande pubblico, ma di cui di certo sentiremo parlare molto. Si chiama Lucio Corsi, è nato a Grosseto il 15 ottobre 1993 e ha già pubblicato ben 3 album ("Bestiario musicale", "Cosa faremo da grandi" e "La gente che sogna"), oltre a comparire nella terza stagione della serie tv "Vita da Carlo" con Carlo Verdone, per la quale ha anche composto il brano "Tu sei il mattino".

Al Festival Corsi porta il brano "Volevo essere un duro". Durante la conferenza per la stampa, l'artista ha dichiarato: "Non si può scrivere una canzone per andare a Sanremo... Io ne ho scelta una che avevo scritto un anno e mezzo fa, sarebbe stata una dei singoli del nuovo disco. C'è chi dice che le canzoni non vadano spiegate ma solo suonate, ma a me piace farlo. 'Volevo essere un duro' parla del fatto che spesso non si riesce a diventare ciò che si sognava essere e che spesso di sogna qualcosa che in realtà non è tanto meglio di ciò che siamo già. Questo mondo ci vuole indistruttibili, inscalfibili, perfetti e solidi come le pietre ma noi siamo molto più in bilico. L'equilibrio è precario, bisogna solo accettarlo". E continua: "Qui mi dicevano tutti di provarci... Io ero sempre combattuto da perché tra gli artisti che amo ci sono quelli che non hanno mai voluto partecipare, come Paolo Conte e Battiato e altri invece sì, come Vasco, Dalla, Ivan Graziani, Rino Gaetano... La musica non è competizione e le gare in musica non mi piacciono. Mi piacciono quelle in moto, perché la velocità ha anche a che fare con l'aria e il tempo, proprio come la musica. I motociclisti lottano contro il tempo e per questo li stimo...  Con le canzoni mi piace fuggire altrove, andare in giro con la mente, viaggiare nel tempo. Cerco di calarmi in altri panni, di nascondermi dal mondo che mi circonda perché quando una canzone racconta la realtà per com'è mi annoia mortalmente. La musica serve a ingannarci, mentre nella vita di tutti i giorni credo sia importante non raccontarsi bugie, non fingere". 

E anche: "Sanremo è un frullatore, se ci vai con una buona base credo sia più semplice. Meglio avere il paracadute... Dietro la tv ci sarà chi mi vedrà per la prima volta, ci sarà un pubblico ampio, diverso dal mio. Mi piace molto quest'idea, mi incuriosisce".  

Corsi parla anche dei suoi sogni, di quando era bambino e voleva diventare "Un paleontologo, poi un cercatore di insetti.In Maremma cercavo le larve di cetonia sotto i tronchi marci, a 10 anni ho scritto anche una canzone su questo. Sognavo anche di essere un cantante. Mio padre e mia madre mi avevano fatto vedere The Blues Brothers, e un bambino non può che restare estasiato dalla visione di quel film: c'è dentro tutta la musica più bella della storia e il musicista è una sorta di supereroe". E rivela anche i sogni di adesso:  "La cosa più difficile da fare è cambiare ed è quello che sto cercando di fare lavorando al nuovo album. In passato ho utilizzato spesso un linguaggio onirico. Adesso starò più ancorato alla terra, facendo comunque volare la mente, come facevano Dalla e Gaetano... Il mio sogno è di stare in tour tutta la vita come Dylan, con l'armonica in tasca, girando con i ragazzi con cui suono fin dal liceo".

(Foto Getty Images)

 

 

 

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