Loading

Ed Sheeran non ha copiato!

L'artista vince la causa per plagio. Ecco come sono andate le cose

Scagionato dall'accusa di plagio, Ed Sheeran incassa la vittoria giudiziaria contro la causa per violazione di copyright  intentata per il singolo 'Shape of You' (uno dei brani di maggiore successo dell'anno 2017). Commentando la sentenza la star britannica ha dichiarato: "Ovviamente siamo felici di come è andata, però mi sento di dire che cause come questa, sono diventate fin troppo comuni, tanto da sembrare una sorta di attitudine culturale: si ricorre alla legge con l'idea che un patteggiamento costerebbe meno di andare in tribunale, anche in assenza di basi concrete per avviare un procedimento".

A trascinarlo in aula Sami Shoukry e Ross O’Donoghue, sostenendo che il ritornello della hit fosse stato copiato dalla loro canzone "Oh Why", eseguita da Chokri sotto lo pseudonimo Sami Switch. La posizione del cantante, però, è stata netta fin dall'inizio: "Non ho mai ascoltato la canzone 'Oh Why'".

Tutto nasce quando Sami Switch riconosce similarità fra il suo brano del 2015 "Oh Why" e "Shape of You" di Ed Sheeran del 2017. Già nel maggio 2018 l'avvocato Andrew Sutcliffe cita in giudizio la star britannica, sostenendo che aveva copiato parti della canzone del suo assistito. Sheeran poteva scegliere tra accettare un patteggiamento o pagare una somma di denaro per evitare il processo. Invece, il cantante ha deciso di continuare e, dopo undici giorni di dibattimento, è arrivata la sentenza: il giudice Antony Zacaroli ha concluso che l'artista non ha copiato "Oh Why" e che non l'ha fatto "deliberatamente o inconsciamente".

Sempre commentando la sentenza Ed Sheeran ha anche spiegato che "c'è un numero limitato di note e di accordi che viene utilizzato nella musica pop e le coincidenze sono inevitabili di fronte a 60mila canzoni pubblicate su Spotify ogni giorno. Fanno 22 milioni all'anno, e ci sono solamente dodici note a disposizione".

E perché possa essere riconosciuta una violazione del diritto d'autore una somiglianza non è sufficiente. Per avvalorare questa tesi, durante il processo Ed ha utilizzato brani di Nina Simone e dei Blackstreet, a dimostrazione di quanto sia comune la linea melodica di "Shape of You". "Si tratta", ha sottolineato, "di un pattern basato su una pentatonica minore ed è molto frequente". 

Il giudice ha creduto alla sua versione dei fatti. Zacaroli ha trovato somiglianze in una battuta di "Shape of You" e "Oh Why", ma ha aggiunto che "tali somiglianze sono solo un punto di partenza per una possibile violazione del copyright". Dopo aver studiato gli elementi musicali, il giudice ha stabilito che c'erano "differenze rilevanti tra le parti" delle canzoni. "E questo", ha concluso, "fornisce prove convincenti che la frase 'Oh I' nella canzone di Sheeran ha avuto origine da fonti diverse da 'Oh Why'".

(Foto Getty Images)

This page might use cookies if your analytics vendor requires them.