Anna Wintour lascia la direzione di Vogue

28 Giugno 2025

Anna Wintour lascia la direzione di Vogue

Anna Wintour lascia la direzione di Vogue. Questa è una di quelle notizie che non ti aspetti. Perché Anna Wintour è Vogue. Del resto, tutto ha un inizio e una fine e, all’età di 75 anni, 37 dei quali passati passata al timone della rivista di moda, la giornalista, una delle più potenti al mondo, ha dato di persona la notizia nel corso di una riunione con il suo staff, al quale ha comunicato di essere alla ricerca di un nuovo leader per l'edizione americana del magazine.

Londinese di Hampstead, ma dagli anni 70 negli Usa, Anna è un'icona nel mondo della moda. Anzi, nel mondo punto. Di lei tutto è iconico: il taglio di capelli a caschetto, gli occhiali da sole indossati anche in ufficio, e le fughe dai party abbandonati dopo solo venti minuti. Gli sguardi glaciali.

La sua prima copertina ha immortalato la modella Michaela Bercu con un paio di jeans da 50 dollari: era la prima volta che un capo denim arrivava sulla cover di Vogue.

Uno dei suoi primi lavori da fashion editor fu con Viva, una rivista erotica per "donne adulte" creata dall'allora moglie dell'editore di Penthouse Bob Guccione. Fu a Viva che Anna per la prima volta potè assumere una segretaria personale, da cui la reputazione di essere una boss esigente e difficile come in "Il diavolo veste Prada", il film da lei ispirato con Meryl Streep e Anne Hathaway.

La Wintour è stata al timone di Vogue dal 1988, dal 2013 direttore artistico di tutti i mensili del gruppo e da dall'estate del 2019 global content advisor, un titolo che le ha consentito di cementare il suo ruolo di protettrice del Dna della casa editrice  Conde' Nast dopo la morte dell'editore storico e mecenate Si Newhouse.

Secondo i magazine specializzati The Daily Front Row e WWD, Anna rimarrà responsabile dei contenuti presso la casa madre Condé Nast e direttrice editoriale globale di Vogue, continuando a supervisionare i marchi internazionali dell'azienda. Tra questi, GQ, Vanity Fair, Wired, AD, Condé Nast Traveler, Glamour, Bon Appétit, Tatler, World of Interiors e Allure.

(Foto Getty Images)

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