11 Novembre 2019
Essere sbadati è indice di intelligenza e no, non si tratta solo di una scusante.
Questa volta ad affermarlo e confermarlo è la scienza, che ha reso noto che dimenticare significa avere un'intelligenza superiore. Uno studio dell'Università di Toronto ha infatti dimostrato come le persone che scordano facilmente i dettagli o le date importanti, siano anche le più propense ad imparare.
Il team di neurologi ha ritenuto che dimenticare sia una funzione necessaria per permettere al nostro cervello l’acquisizione di nuove informazioni ed eseguire collegamenti fra diverse nozioni. Gli sbadati avrebbero dunque performance di problem-solving e di multitasking maggiori.
In pratica, la parte di apprendimento del cervello è un vero e proprio contenitore che, se riempito fino all'orlo, trabocca e le informazioni non trovano più spazio per poter essere immagazzinate.
Questo sistema è però in grado di attuare da solo un processo di rimozione utile a consentire l'acquisizione di nuovi dati.
L’eliminazione di parte delle informazioni consente inoltre di migliorare le performances analitiche, in questo modo coloro che dimenticano sempre tutto, sono anche quelli che sanno reagire più rapidamente ai cambiamenti.
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