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Il Segnalibro: la puntata di domenica 9 marzo

I libri più emozionanti e le interviste con gli scrittori più amati: tutto il piacere di leggere ogni domenica alle 12.00 con Il Segnalibro

C'è tutta l'emozione che solo i libri più appassionanti riescono a regalare, nell'appuntamento di Radio Monte Carlo "Il Segnalibro".

Ogni domenica, alle 12.00 viaggiamo alla scoperta dei libri da non perdere. Nuovi romanzi e volumi da riscoprire. Pagine per commuoverci, ridere, imparare ed emozionarci sempre. Con le interviste agli autori più amati.

Tutto il piacere di leggere per un appuntamento imperdibile. Solo su Radio Monte Carlo.

I libri di domenica 9 marzo

Stefano Tofani, Il giorno della spensieranza, BU Ragazzi Rizzoli

Non è facile avere tredici anni, specialmente per Luca, che ha una disabilità uditiva e una gemella pessimista e malinconica ribattezzata Maiunagioia, e specialmente per Gaia, che non ne può più di doversi occupare del Minore, come lo chiama lei. Un giorno, durante un temporale, i due gemelli rimangono intrappolati in una grotta. Quando finalmente riescono a uscire, il mondo fuori non è più quello che conoscevano: il cielo splende di un sole impossibile, i colori sono più vivi, e la tecnologia sembra non essere mai arrivata. Catapultati nel misterioso Mondo BC, i due dovranno vedersela con strane creature, malintenzionati senza scrupoli e abitanti tanto gentili quanto bizzarri, che parlano una lingua piena di strafalcioni. Ben presto si scopre che il loro arrivo non è passato inosservato e che qualcuno li sta cercando...
Con ironia e leggerezza, Stefano Tofani ci accompagna in un’avventura fantastica e ricca di colpi di scena dentro un mondo in cui, ben più che nel nostro, si può essere strani, insicuri e imperfetti e vivere felici.

Francesco Caringella, L’attesa dell'alba, Mondadori

Nonostante gli ormai molti anni dentro e fuori le aule dei tribunali, Filippo Santini è ancora convinto che la giustizia sia febbre, voglia, fame, umanità. In fondo, se all’indomani della laurea ha deciso di diventare avvocato penalista, deludendo l’ingombrante padre Giovanni che lo voleva magistrato, è perché solo così può stare vicino agli unici veri protagonisti delle vicende giudiziarie, gli imputati. Non importa nemmeno se innocenti o colpevoli: ognuno di loro è portatore di una storia unica, e va difeso con le unghie, perché quando si combatte per la vita conta solo il risultato. A Filippo la morale non interessa: non è affar suo il giusto e lo sbagliato, ma solo il legittimo e l’illegittimo. Tutto cambia quando nel suo studio entra Sandra: fragile e bellissima, gli racconta che cinque anni prima l’amato marito Alberto è stato travolto da un pirata della strada, e da quel giorno vive confinato in un letto, dipendente dagli altri in tutto. Ora Alberto vuole morire, e Sandra, con il cuore in frantumi, si è rassegnata ad accontentarlo. Filippo raggela: l’avvocato in lui grida di star lontano da un caso tanto spinoso, ma una parte più profonda la pensa diversamente... una parte più profonda che sarà presto costretta a chiedersi se la vita è un diritto o un dovere, e cosa siamo disposti a fare dopo aver risposto a quella domanda. Francesco Caringella mette tutta la sua lucidissima conoscenza dell’eterno confronto tra Giustizia e Legge al servizio di una storia sul più struggente e profondamente umano dei dilemmi: la vita, e il diritto a rinunciarvi.

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