Il Segnalibro: la puntata di domenica 15 settembre
I libri più emozionanti e le interviste con gli scrittori più amati: tutto il piacere di leggere ogni domenica alle 12 con Il Segnalibro
C'è tutta l'emozione che solo i libri più appassionanti riescono a regalare, nell'appuntamento di Radio Monte Carlo "Il Segnalibro".
Ogni domenica alle 12 viaggiamo alla scoperta dei libri da non perdere. Nuovi romanzi e volumi da riscoprire. Pagine per commuoverci, ridere, imparare ed emozionarci sempre. Con le interviste agli autori più amati.
Tutto il piacere di leggere per un appuntamento imperdibile. Solo su Radio Monte Carlo.
I libri di domenica 15 settembre:
Manlio Castagna, Di fuoco e di seta, Bu Ragazzi Mondadori
Questa è una storia che ha due inizi e un finale sorprendente. Comincia ai giorni nostri, l’estate in cui Lianna arriva a Solferino per stare un po’ vicino alla madre e confidarle ciò che non le ha mai detto. La mamma di Lianna, infatti, è morta improvvisamente qualche mese prima e qualcosa di lei si sta perdendo nel cuore e nella mente della ragazza.
Ma c’è un altro inizio: nell’estate del 1859, nello stesso paese, Alvise Malastalla, detto Visio, “muore e rinasce” sotto i colpi di un fucile da caccia, inseguito da un uomo a cui aveva cercato di rubare dei polli. Proprio in quella notte “magica” e spaventosa Visio trova una nuova famiglia: un amico, Sante, e un amore, Altea, e con loro si troverà ad assistere alla battaglia più rovinosa del Risorgimento, quella di Solferino, che li mette di fronte all’orrore della guerra, all’importanza di fare delle scelte e di proteggere ciò che si ha di più caro. Sarà il vecchio Asé, custode del cimitero di Solferino, a raccontare a Lianna queste vicende “di fuoco e seta”, di ragazzi disposti a tutto pur di stare insieme, di amore e battaglie, e a svelarle antichi, inaspettati segreti. Tra passato e presente i destini delle persone si intrecciano e le distanze tra chi si ama si annullano.
Manlio Castagna, sceneggiatore, regista, scrittore, critico cinematografico e per oltre vent’anni nella direzione artistica del Giffoni Film Festival. Ha lavorato a Hollywood e Doha. Esordisce nella narrativa per ragazzi nel 2018 con la trilogia bestseller Petrademone, tradotta in varie lingue. Seguono, sempre per il gruppo Mondadori: il pluripremiato La notte delle malombre, Draconis Chronicon, 116 film da vedere prima dei 16 anni, Le Belve (con Guido Sgardoli), Goodwill, Barriera (con Marco Magnone) e Dedalo & Dharma. Fuga dal cinema Kazan. Scrive di cinema per Cinecittà News e tiene corsi di scrittura alla Scuola Holden di Torino. Nel 2022 ha scritto e diretto il docu-film Il viaggio degli eroi, con Marco Giallini, che è uscito al cinema e ha registrato ascolti record su Rai 1.
Elif Shafak, I ricordi dell'acqua, Rizzoli
Una goccia d’acqua è sospesa sul capo del re di Assiria mentre legge il poema di Gilgamesh su una tavoletta di lapislazzuli: è la prima avvisaglia dell’inondazione che distruggerà la biblioteca del colto e feroce Assurbanipal. In un tempo remoto e in luoghi in cui ormai è quasi impossibile scorgere traccia delle più antiche civiltà, prende forma l’ultimo lavoro di Elif Shafak, che con il piglio della cantastorie ci conduce, di sponda in sponda, dal Medioriente al cuore dell’Occidente, dove nella Londra di metà Ottocento, sulle rive del Tamigi, nasce Arthur; ragazzo poverissimo e dalla mente luminosa, verrà sedotto dalle letture sulle spedizioni archeologiche condotte a Ninive, dove decide che si compirà il suo destino.
Tra le insenature di questo libro che si dipana al modo di un fiume troviamo anche Zaleekhah, donna del XXI secolo, studiosa di idrogeologia, reclusa nella sua casa-chiatta sul Tamigi e in cerca di una nuova via. E poi ancora una bambina turca di una comunità yazida, che dopo il battesimo nel Tigri è rapita dall’Isis per essere venduta come schiava. Ed è quella goccia iniziale appena formata, che non ha ancora toccato terra e che continuerà a trasformarsi, senza mai smettere di compiere il suo cammino, a unire inesorabilmente i protagonisti di questa storia. L’acqua che unisce i popoli e il mondo, portatrice di vita e di distruzione, l’acqua che non c’è più e quella che intirizzisce, grigia e fredda. Elif Shafak consegna un’opera che amplifica lo sguardo, lo sgombra da polvere e dimenticanze imperdonabili e racconta, quasi canta, cosa lega tra loro gli uomini.
Elif Shafak è una scrittrice turco-britannica. Ha pubblicato 20 libri, di cui 13 romanzi, e i suoi libri sono stati tradotti in 57 lingue. Il suo romanzo L'isola degli alberi scomparsi (Rizzoli, 2021) è stato finalista al Costa Award, al British Book Awards, al RSL Ondaatje Prize e al Women's Prize for Fiction. Nel catalogo BUR e Rizzoli sono disponibili, tra gli altri, La bastarda di Istanbul (2007), Il palazzo delle pulci (2008), Le quaranta porte (2009), inserito da BBC tra i cento romanzi che hanno plasmato il nostro mondo, Latte nero (2010), La casa dei quattro venti (2012), La città ai confini del cielo (2014), Tre figlie di Eva (2016), I miei ultimi 10 minuti e 38 secondi in questo strano mondo (2019), finalista al Booker Prize e al RSL Ondaatje Prize e vincitore del Premio Lattes Grinzane 2020, e Non abbiate paura (2020). Dopo il dottorato in ricerca in scienze politiche, Shafak ha insegnato in diverse università in Turchia, negli Stati Uniti e nel Regno Unito, tra cui il St. Anne’s College dell’Università di Oxford, dove è Honorary fellow; è membro e vicepresidente della Royal Society of Literature ed è stata scelta tra le 100 donne più ispirate e influenti della BBC. Sostenitrice dei diritti delle donne, dei diritti LGBTQ+ e della libertà di espressione, è stata insignita della medaglia di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres. Vive a Londra.