La bellissima storia delle palline per addobbare l'albero di Natale
Ecco come sono nate le sfere colorate che rendono magiche le festività natalizie
Con il Natale alle porte arriva il momento di addobbare la casa, un'usanza molto antica. Abeti e palline colorate hanno origini pagane.
Per i druidi, gli antichi sacerdoti dei Celti, l'abete era considerato simbolo di lunga vita, dal momento che rimaneva sempre verde anche d'inverno. E con l'avvicinarsi della stagione più fredda, questi alberi venivano tagliati e addobbati con nastri, fiaccole, piccole campane e animaletti votivi.
Mentre, secondo la storia, è stata la Germania a realizzare le prime vere decorazioni nel XVI secolo. Erano le più svariate: frutta, noci, stelle filanti di carta, candele. E spesso si utilizzavano anche pezzetti di pellicola per riflettere la luce e far brillare l'albero di Natale.
In Germania, nella seconda metà dell'Ottocento, il signor Hans Greiner ebbe l'idea di produrre sfere di vetro per addobbare l'albero. Si trattò dei primi decori creati appositamente per l'albero natalizio. Furono prodotte con forme sferiche per imitare i frutti che in origine facevano da addobbi, cioè mele e noci. Inizialmente erano di vetro e molto costose, dunque destinate ai ricchi
Fino al 1925 tedeschi furono gli unici produttori di ornamenti in vetro, poi il Giappone diede vita a una produzione massiccia, seguito da Cecoslovacchia e Polonia. A diffondere la tradizione dell'albero di Natale fu l'abete della Regina Vittoria d'Inghilterra. Il marito, il Principe Alberto, era infatti tedesco e aveva portato nella corte britannica questa usanza tradizionale. L'usanza piacque e si diffuse, anche perché la Regina Vittoria aveva una tale influenza mediatica da lanciare mode in tutto il continente europeo. Furono poi gli immigrati della Germania giunti oltreoceano a diffondere in tutta l'America la tradizione di addobbare alberi e case per Natale.
(foto Getty Images)