Raoul Bova e Matthew McConaughey si mettono a nudo
Sembra quasi che si siano messi d'accordo... per un debutto davvero speciale. Ecco di cosa si tratta
Raoul Bova e Matthew McConaughey hanno non poco in comune. Entrambi attori di talento. Entrambi, inutile ometterlo, uomini di notevole fascino. Adesso, ad aggiungere i tratti in comune, arriva anche la notizia secondo cui Raoul e Matthew hanno deciso, in contemporanea, di mettersi a nudo.
Ma non come si potrebbe pensare. In realtà, entrambi gli attori hanno deciso di scrivere un libro. Che esce dunque nello stesso periodo. Una "messa a nudo" interiore, dunque per Matthew (50 anni) e Raoul (49).
La biografia di McConaughey si intitola "Greenlights", il romanzo di Bova "Le regole dell'acqua". E, anche se entrambi gli attori hanno fama di sex symbol, il fulcro di entrambi i volumi è l'amore per la famiglia.
Matthew, interprete di commedie romantiche come "Prima o poi mi sposo", "Come farsi lasciare in 10 giorni", "A casa con i suoi" (ma anche di film drammatici come "Mud", "Magic Mike", "Interstellar" e "Dallas Buyers Club", che gli ha valso il premio Oscar), parla con infinito amore della sua famiglia: «L’unica cosa che ho sempre saputo di voler essere è il padre», come ha anche raccontato al magazine People. «Ancora oggi è l’apice della mia vita. Essere papà è sempre stato il mio unico sogno. Non riesco a pensare a niente di più importante». McConaughey ha sposato nel 2012 la modella brasiliana Camila Alves, da cui ha avuto i piccoli Levi, 12 anni, Vida, 10, e Livingston, 8. E, pur avendo un passato da gran conquistatore (tra le sue fiamme Sandra Bullock, Ashley Judd, Salli Richardson e Penélope Cruz), adesso ogni pensiero va al suo nido domestico: «La mia speranza è che i nostri figli siano coscienziosi, fiduciosi e autonomi. Tutti e tre sono persone molto, molto premurose e gentili. Sono felice e fiducioso di dire che i nostri figli non mettono in dubbio l’amore che abbiamo nella nostra famiglia».
E' molto, molto personale anche il romanzo di Bova: un racconto senza veli da quando aveva 13 anni ai giorni nostri. Bova ha spiegato al Corriere della Sera: «Mi chiedevano di farlo da quando avevo 25 anni, ma non volevo essere banale. Adesso, però, avevo un po’ di cose da raccontare... Il mondo del nuoto è stato un serbatoio fantastico di lezioni di vita. Alcune le ho capite allora. Altre sono diventate più chiare col tempo».
Nel libro, Raoul racconta emozioni e ricordi, e anche il doloroso momento della perdita dei genitori: «Queste cose, prima che succedano, non le puoi neanche immaginare. Non riesci a farti un’idea del dolore che proverai. Dopo, attraversi tutte le fasi: dal sentirti perso al sentirti solo. Vedi crollare le fondamenta, ti mancano gli sguardi di approvazione o di rimprovero che ti avevano sempre fatto sentire un figlio» Bova confessa di custodire gelosamente le conserve di pomodoro fatte dal padre: «Le tengo per ricordo. Altre le ho utilizzate. Era meticoloso, mi piaceva la sua calligrafia, aveva una sua eleganza anche in stampatello: scriveva l’anno, la qualità del pomodoro, era molto preciso». E anche: «Il giorno che mamma è morta mi sono rotto la gamba destra. Una semplice storta sulle foglie bagnate, ero a Torino per lavoro. Penso sia stato il dolore: mi aveva spezzato». Ma scrivere è stato terapeutico: «Il libro è stato una valvola di scarico e rimessa a punto. Mi sono detto: cominciamo a ricordare le cose belle. Era arrivato il momento che il bambino crescesse e diventasse uomo. Ritrovare gli sguardi, le risate, le lezioni dei miei genitori mi ha fatto capire che resteranno per sempre dentro di me».
(Foto Getty Images)