L’architetto Jordi Faulí, direttore dei lavori della Sagrada Familia, tempio incompiuto di Barcellona, ha fatto il bilancio annuale del cantiere annunciando le tappe principali dell’Anno Gaudí 2026, che celebrerà il centenario della morte del genio architettonico catalano. “L’opera”, ha spiegato, “procede nel rispetto del progetto originale di Gaudí grazie ai numerosi disegni, modelli e annotazioni lasciati dall’autore. Nonostante l’assenza di una data definitiva di completamento, dovuta anche ad una complessa vertenza urbanistica con il Comune di Barcellona, i lavori avanzano soprattutto in verticale”.

Grazie ai suoi 162,91 metri adesso è diventata la chiesa più alta del mondo. Al secondo posto c’è la Ulmer Münster di Ulm, in Germania, di 161,53 metri.

Nel 2026 sarà completata la Torre di Gesù Cristo, che diventerà visibile esternamente, mentre il completamento di tutte le strutture verticali richiederà ancora circa 10 anni.

Il progetto urbanistico originale di Gaudí, con scalinata monumentale, piazza e ponte sulla Facciata della Gloria, resta non negoziabile secondo la Junta Constructora, (ente fondatore e promotore dell’opera) anche se per ora i lavori non possono oltrepassare l’attuale perimetro. Il cantiere coinvolge oltre 500 operai e convive quotidianamente con circa 15.000 visitatori, generando circa 130 milioni di euro l’anno.

Parallelamente proseguono il restauro della Facciata della Nascita, la ricostruzione dello Studio di Gaudí e la realizzazione della Cappella dell’Assunzione.

(foto Getty Images)