di Andrea Munari
MONACO. Un successo oltre le previsioni con 320mila visitatori, secondo quanto comunicato dal Museo Oceanografico di Monaco per l’esposizione “Borderline” dell’artista Philippe Pasqua, inaugurata lo scorso 5 maggio.
Per questa ragione è stato deciso di prolungare di ben 4 mesi l’esposizione che avrebbe dovuto chiudere il prossimo 30 settembre. I visitatori potranno ammirare le opere dell’artista fino al 7 gennaio 2018.
Anche se non si è “green”, questa è una mostra che aiuta a riflettere e forse a comprendere: l’arte mette a nudo i limiti dell’uomo, l’irresponsabilità, il male che sta facendo al mare e all’oceano e lancia il proprio messaggio di allarme con 12 opere monumentali allestite al Museo Oceanografico di Monaco: inquinamento, sfruttamento illimitato delle risorse, danni provocati alla fauna marina, squali, reti da pesca, pesci imprigionati. Le dodici realizzazioni (7 inedite) sono belle da vedere e superano anche la decina di metri, trasmettono poesia e speranza, ma invitano ad agire prima che sia tardi. La curiosità che le opere suscitano sui visitatori è sorprendente e questo spiega il successo dell’esposizione “Borderline”.

