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Lewis Hamilton in Ferrari!

Il celebre pilota arriverà a Maranello nel 2025

Da marziano sbarcato nel 'circus dei motori' perché primo pilota di colore a leggenda il passo è stato breve. Ora l'icona della Formula 1 Lewis Hamilton sbarca a Maranello. Il pilota britannico, però, guiderà la Ferrari dal 2025. Il suo addio alla Mercedes non è stato facile, confessa: "ho trascorso 11 anni meravigliosi con questa squadra e sono così orgoglioso di ciò che abbiamo raggiunto insieme. La decisione di andarmene è stata una delle più difficili che abbia mai dovuto prendere. Voglio finire alla grande insieme e voglio renderlo indimenticabile". 

Il lungo corteggiamento ha quindi tagliato il traguardo. Per Hamilton, un contratto pluriennale. Sette mondiali vinti, insieme a tante battaglie. Del resto, Lewis Hamilton da Stevenage, nato da famiglia di origini umili (papà Anthony di Granada che faceva tre lavori per far girare sui kart il suo piccolo predestinato) il contatto con la realtà e il mondo vero non lo ha mai perso. Per questo il suo luminoso passaggio nel non facile cosmo delle monoposto ha lasciato il segno e non solo per i trofei  conquistati, l'ultimo nel 2020 facendo la fortuna della Mercedes.

Hamilton è infatti un'icona rivoluzionaria che non ha paura di schierarsi. Convinto ambientalista, vegano, appassionato di moda e strenuo difensore del movimento antirazzista Black Lives Matter, è il meno allineato del 'circus', un campione che non ha mai avuto timore di dire quello che pensa, con garbo ma senza peli sulla lingua, spesso voce fuori dal coro in un mondo in cui c'è più omologazione che levate di scudi. 

Un impegno che non sempre gli ha attirato le simpatie dei colleghi: qualcuno, ad esempio, non ha voluto inginocchiarsi sulla griglia di partenza, in ossequio al gesto nato dal Black Lives Matter, sentendola come un'imposizione nata dal potere di Hamilton in F1. "Non ho mai chiesto o preteso che qualcuno si inginocchiasse", aveva detto il pilota. Anche la FIA non aveva gradito alcune sue battaglie, come quando, nel 2020, si presentò sul podio del Gran Premio del Mugello indossando una maglietta che chiedeva di "arrestare i poliziotti che hanno ucciso Breonna Taylor". Ancora lo scorso anno assicurava che avrebbe continuato ad esprimere la propria opinione sui circuiti, nonostante il divieto della Federazione Internazionale dell'Automobile di pubblicizzare "commenti politici, religiosi o personali" senza il suo consenso. "Niente mi impedirà di parlare dei problemi che ci sono" perché "lo sport ha una responsabilità, quella di trattare sempre argomenti importanti per sensibilizzare la gente" spiegava. E forse proprio per questo, il binomio con la Ferrari, il più tradizionale dei team, suscita clamore. 

(Foto Getty Images)

 

 

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