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Epifania: tra tradizioni e suggestioni ecco da dove arriva

Il giorno dedicato alla Befana prende ispirazione dalla ninfa Egeria ai tempi dei re di Roma.

Puntuale come tutti gli anni arriva l’Epifania, “che tutte le feste si porta via”. La tradizionale festa dedicata alla Befana viene celebrata in tutto il mondo e ha origini molto antiche. Sembra infatti che la prima Befana della storia sia stata la ninfa Egeria ai tempi Numa Pompilio (uno dei sette re di Roma). Il re soleva appendere una calza nella grotte dove dimorava la dea poco prima delle calende di gennaio e l’indomani la trovava piena di consigli preziosi.

L’etimologia della parola deriva da “epifaneia”, termine greco che viene tradotto come “manifestarsi”. I cattolici sostengono che proprio durante questi giorni Gesù si rivelò come figlio di Dio.

Cosa c’entra la Befana con i re Magi? Essi, sulla strada con destinazione la grotta di Betlemme, si persero e chiesero consiglio ad una vecchia signora. Invitata a seguirli, la donna si rifiutò ma la leggenda popolare narra che questa, colpita dal rimorso, preparò un cesto di dolci e si mise in cammino per cercare di ritrovarli. Non vi riuscì e così dispensò doni a tutti i bambini che incontrava perché pensava fossero il Salvatore.

In passato per festeggiare l’Epifania, invece della tradizionale calza, i doni venivano inseriti nelle scarpe lasciate ai piedi del letto.

Altra leggenda vuole che la dodicesima notte dal Natale, il 6 gennaio appunto, fosse una notte magica. Proprio durante l’Epifania si pensava potessero accadere eventi magici e prodigi.

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