17 Ottobre 2018
Truffa o uso corretto dei diritti d’immagine? Questa è la domanda che negli Stati Uniti si stanno facendo in tanti: la Andy Warhol Foundation infatti è alle prese con una battaglia legale nei confronti della fotografa Lynn Goldsmith. Il contenzioso? Una foto artistica di Prince che sta facendo a dir poco discutere.
Nel 1984 la Goldsmith concesse a Vanity Fair una licenzia “una tantum” per utilizzare la sua fotografia del musicista pop Prince come materiale di partenza per l’illustrazione di un artista. Quell’artista era Andy Warhol che ne fece non solo una sua particolare illustrazione per Vanity Fair ma anche altre 15 ritratti che sono stati poi utilizzati per altri scopi: nel 2016 infatti la Fondazione che porta il nome di Warhol ha concesso in licenza uno di quei ritratti a Condé Nast per 10mila dollari, opera che è finita sulla copertina di una rivista. Ad oggi alcuni di quei ritratti sono stati esposti nei musei e attualmente si trovano nel museo di Andy Warhol, altri sono stati venduti.
La Goldsmith però sostiene che non aveva dato a Warhol i diritti di creare altre versioni della sua opera e così si è rivolta al Tribunale chiedendo ai giudici di «stare dalla parte giusta della storia» perché in caso di vittoria della Fondazione Andy Warhol si creerebbe un pericoloso precedente per appropriarsi di opere di terzi. La fotografa ritiene che la Fondazione abbia violato i suoi diritti esclusivi ai sensi della legge sul copyright, dal canto suo la Fondazione sostiene invece che le immagini create da Warhol - ispirate dalla foto della Goldsmith - hanno un’estetica e un significato diverso e non vanno ad usurpare in nessun modo la usa foto. Ora starà ai giudici stabilire come e quanto Warhol abbia copiato dalla fotografia della Goldsmith.
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