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Loredana Bertè: ecco cosa ci fa il suo cartellone nel cuore di New York

Un grande onore per l'artista italiana

A Times Square, cuore pulsante di New York, è comparsa una gigantografia di Loredana Bertè. L'artista è stata scelta dalla piattaforma di streaming Spotify come Equal Global Ambassador per il mese di febbraio. Si tratta di una campagna lanciata nel 2021 dal colosso musicale per promuovere la parità di genere, celebrare il contributo delle donne nel mondo dell’audio e sostenere artiste e creator.

"Quando ho cominciato la mia carriera, c'erano molte più donne cantanti che cantautrici", ha raccontato la Bertè, "e, con il passare degli anni, ci siamo conquistate un posto nel cantautorato, nella scrittura e nella produzione musicale. Oggi vedo anche molte donne negli studi di registrazione, impegnate in importanti ruoli tecnici, un tempo appannaggio degli uomini. Vedo le classifiche dominate dalle donne e spero che questi numeri continuino ad aumentare".

Basti pensare alla sua canzone storica, "Non sono una signora", che, pubblicata nel 1982, resta ancora oggi un inno di coraggio ed emancipazione. Oppure a "Pazza", eseguita al Festival di Sanremo quest'anno, che nel ritornello recita: "Io sono pazza di me, di me. E voglio gridarlo ancora . Non ho bisogno di chi mi perdona io, faccio da sola". Con il brano la cantante 73enne si è classificata settima nella competizione, ma ha conquistato gli addetti ai lavori tanto da ricevere il Premio intitolato alla sorella Mia Martini, assegnato dalla sala stampa del festival.

Il 24 febbraio l'artista calabrese è attesa sul palco del Teatro Nuovo Dogana per la finale della terza edizione di "Una Voce per San Marino" che decreterà il vincitore per rappresentare la Repubblica di San Marino al prossimo Eurovision Song Contest, a Malmoe in Svezia, dal 7 all'11 maggio. Ospite d'onore della serata Riccardo Cocciante con il Piccolo Coro dell'Antoniano "Mariele Ventre".

(foto Getty Images)

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