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Jennifer Lopez racconta la sua lotta e le sue delusioni

Nel documentario "Halftime" J.Lo parla di impegno, razzismo, spettacolo, Famiglia. E anche del motivo per cui non avrebbe voluto esibirsi con Shakira

Era il 2020 quando JLo e Shakira si sono esibite nell’Halftime del Super Bowl, dando vita ad uno spettacolo senza precedenti. Ora la storia dei mesi che hanno preceduto la finale del campionato americano di football è diventata un documentario, "Halftime", che racconta il percorso affrontato da Jennifer Lopez per arrivare pronta a quel giorno.

Mesi di preparazione, di prove, di lunghe ed estenuanti giornate di lavoro per mettere in piedi uno show che ha lasciato la sua impronta nella storia della musica a stelle e strisce. Ma il documentario non è solo questo, è anche la narrazione di una Jennifer Lopez inedita, più intima e personale che, per le sue origini latine, nel corso della sua carriera ha dovuto fare i conti con atteggiamenti razzisti e discriminatori.

Nata da una famiglia di origini latine a Castle Hill, quartiere di New York , la pop star è stata più volte criticata e discriminata per il suo aspetto fisico, ma anche osteggiata dall'industria musicale e cinematografica.

In "Halftime", che ha fatto il suo debutto su Netflix, c'è tutta la caparbietà di Jennifer Lopez, la sua forza mentale, i suoi sogni di bambina, il suo rapporto con i figli, i suoi estenuanti allenamenti che le regalano un fisico che tutte le invidiano, il suo duro lavoro dietro ogni esibizione e quella forza d'animo "latina" che l'ha sempre portata a spiccare nel mondo della musica, del cinema, della TV.

J. Lo svela anche la sua iniziale perplessità nei confronti di Shakira, quando le è stato comunicato che si sarebbero esibite insieme al Super Bowl: "È l’idea peggiore al mondo avere due persone per il Super Bowl. Abbiamo sei  minuti. Abbiamo 30 secondi di una canzone, e se prendiamo un minuto, è finita, ne restano cinque. Ma devono esserci delle canzoni che cantiamo. Dobbiamo avere dei momenti in cui cantare non può essere solo un evento di danza. Dobbiamo cantare il nostro messaggio", spiega.

Tra qualche polemica su un Hatlftime Show diviso tra due artiste, l'idea di coinvolgere la figlia e altri bambini nello spettacolo e il suo voler lanciare un forte messaggio in difesa della diversità e dell'inclusione, Jennifer Lopez si mostra come una donna che non si fa piegare dalla società, ma sfrutta la sua posizione privilegiata per cercare di cambiare, nel suo piccolo, il mondo in un posto migliore.

Il documentario racconta anche della mancata candidatura all'Oscar per il suo ruolo ne "Le ragazze di Wall Street", di Lorene Scafaria, che per l'artista è stata un momento di delusione: "una batosta", per la precisione, ma, ha aggiunto, "le ha fatto ricordare che i premi non sono la cosa più importante" della vita.

Insomma, "Halftime", è una sorta di panoramica inedita del dietro le quinte della vita di J.Lo, quando l'icona torna a essere donna, togliendosi gli abiti sontuosi, levandosi il trucco di scena e raccogliendo i capelli in un semplice chignon.

(Foto Getty Images)

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