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Pink Floyd: la storia di The Wall

L’undicesimo album dei Pink Floyd è considerato uno dei migliori della storia della musica.

"The Wall" è senza dubbio uno degli album più amati e controversi dei Pink Floyd. L’undicesima fatica in studio della band britannica vide la luce il 30 novembre 1979, pubblicato dall’etichetta Harvest/EMI per il mercato europeo e giapponese e della Colombia/Sony nel resto del mondo.

L’opera è incentrata sulla storia di una rockstar, di nome Pink (le cui vicende sono riconducibili a quelle di Roger Waters), che a causa di una serie di traumi provocati dalla morte del padre, dalla madre iperprotettiva, dalla spersonalizzazione degli insegnamenti, dalla sua vita da rockstar e dai tradimenti della moglie, giunge ad erigere un muro metaforico per isolarsi dal resto del mondo.

Consacratosi come album più venduto negli Stati Uniti del 1980, si è posizionato all’87° posto nella lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone e dalle sue note venne tratto il film “Pink Floyd The Wall, diretto nel 1982 da Alan Parker. La pellicola venne presentata in anteprima al 35° Festival del Cinema di Cannes, il 22 maggio 1982. Nel film vengono mostrati circa venti minuti delle animazioni originali di Gerald Scarfe create appositamente per i concerti.

L’album è stato in testa alle classifiche settimanali in quindici nazioni diverse, tra cui l’Italia, e al vertice in sette di queste nella graduatoria di fine 1980. Disco iconico nella storia della musica rock, nel 2011 ispirò la Immersion Edition dell’album, contenente 6 dischi audio e un DVD, oltre a vari gadget. Scritto nel periodo di leadership di Roger Waters, The Wall contiene 26 brani.

Ma qual è il loro significato? A spiegarlo sono stati i diretti interessati. Pink è un artista condotto dalle vicende umane da cui è segnato ad alienarsi progressivamente dall’umanità e dalla società. Nella prima parte del disco viene raccontata la sua infanzia, fino alla prima giovinezza. Andando avanti con le tracce si descrive la sua vita da rockstar, analizzando il rapporto con la madre e i fan. Il passaggio sul rapporto coniugale precede invece la scelta della chiusura. Nel secondo disco, infatti, Punk è già vittima di un isolamento paranoico. Viene salvato da un’overdose, processo, giudicato e condannato. La sentenza lo costringe ad abbattere il muro (metaforico) che lui stesso ha eretto, tornando a integrarsi col resto dell’umanità.

Come noto la struttura musicale del doppio album prevede canzoni collegate da parti parlate di pochi secondi, con rumori di fondo legati al testo dei brani. Tra questi un insegnante che urla in classe, un elicottero o esplosioni che rievocano scene di guerra, tutti eventi che portano all’alienazione di Pink.

(Foto Getty Images)

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