Corri e fai del bene a te e all'ambiente. Con il Plogging
Plogging, e che cos'è? Arriva dalla Svezia l'idea più green che si può. Per unire jogging e tutela del paesaggio. E c'è pure un campionato...
E’ nato nel 2017 ed è diventato rapidamente popolare negli anni successivi, tanto che nel mese di settembre del 2020 si è svolto il primo campionato mondiale, tra l’altro sulle strade che collegano Cortina a Trieste.
Ma di cosa stiamo parlando esattamente? Del plogging. Ovvero, detto in maniera un po’ più basilare, del raccogliere rifiuti mentre si corre. La parola che lo indica nasce dalla contrazione dell’espressione svedese “plocka upp” con la più nota – e anglofona – jogging. E cosa significa plocka upp? Esattamente quella cosa lì, raccogliere.
La scelta dello svedese non è casuale. A dare il via a questa pratica è stato infatti Erik Ahlstrom, un atleta e podista scandinavo che nel 2017 ha iniziato a raccogliere cartacce mentre correva. Piano piano il plogging ha iniziato a diffondersi, ma una foto pubblicata su Instagram proprio da Ahlstrom è diventata virale portando quel nuovo nome sulla bocca di tanti. Migliaia di runner in mezzo mondo hanno così iniziato a ripulire strade, sentieri, parchi.
E il campionato del mondo? Lo scorso mese di settembre si è svolta l’edizione pilota all’interno della manifestazione Keep Clean & Run, giunta alla sua sesta edizione. Come dicevamo prima tra Cortina e Trieste ben 217 atleti hanno percorso 1558 km in tre giorni raccogliendo 204,5 kg di rifiuti, che tradotti in CO2 diventano 240 chili. Una goccia nel mare delle quasi 9 milioni di tonnellate di plastica che secondo alcune stime finiscono negli oceani ogni anno, ma da qualche parte bisogna pur iniziare, no?
(Photo by Sebastian Staines on Unsplash)