Magia o design? Ecco la casa di Tokyo che raddoppia i suoi spazi a sorpresa!
Una superficie piccola piccola e spazi che invece sono il doppio: ecco la casa "magica" che poteva esistere solo in Giappone!
Continua la nostra collaborazione con il portale internazionale di design Houzz, per mostrarvi case da sogno in Italia e all'estero, a cui ispirarvi per arredare il vostro appartamento, e per conoscere accorgimenti e consigli pratici per rendere sempre più bella e confortevole la vostra abitazione.
Questa settimana viaggiamo fino a Tokyo, alla scoperta di una casa bonsai che sorge su una superficie da ma è vasta 55 metri quadri, con vista mozzafiato sul fiume.
Di Junko Kawakami per Houzz
Architetto: Kota Mizuishi di Mizuishi Architect Atelier
Questa è la casa di un designer di arredamento, che ci vive con la moglie (che la usa come studio) e le loro due bambine. La coppia viveva in affitto nel distretto di Horinouchi, ma il suo sogno era quello di costruirsi una propria casa nello stesso quartiere, pur non avendo un grosso budget a disposizione. Architetto e committenti hanno così intrapreso la caccia alla ricerca di un terreno, e finalmente hanno trovato questo minuscolo, stretto fazzoletto lungo il fiume Zenpukuji. Visti i vincoli di budget, l’architetto ha optato per una struttura in legno sviluppata su più livelli. In questo modo su un terreno di soli 29 metri quadrati è riuscito a costruire una casa con una metratura di 55 metri quadrati.
Oltre alle dimensioni limitate, il sito presentava diversi ostacoli da superare. La legge locale esige che gli edifici siano in contatto, direttamente o per il tramite di un vialetto, con una strada larga almeno 4 metri, in modo da permettere l’accesso ai veicoli in caso di emergenza. Il terreno non rispettava questo requisito, ed è stato necessario richiedere un permesso speciale alle autorità locali e adeguare il più possibile il progetto alle disposizioni della legge. Inoltre una struttura così stretta, esponeva la costruzione al rischio di cadere da un lato in caso di terremoto. Allo stesso tempo, un numero esagerato di pilastri avrebbe rubato troppo spazio agli interni. Così, la struttura è stata rinforzata internamente con piccoli muri portanti, che peraltro contribuiscono a separare gli spazi interni in zone diverse.
«Abbiamo deciso di tagliare gli angoli alle estremità del triangolo e sostituirli con delle finestre, in modo da sfruttare la vista sul fiume da tutti e tre i lati della casa», raccontano i proprietari. Alla base dell’edificio, vi è un volume rientrante, così che nello spazio vuoto è possibile parcheggiare l’auto. «Quando i due committenti mi hanno chiesto di progettare anche uno spazio da adibire a parcheggio sono rimasto un po’ interdetto, ma ho vinto la scommessa e sono riuscito a ricavare il posto per una piccola auto», dice Mizuishi.
Il muro esterno al piano terra ha un rivestimento in ceramica, mentre al primo piano sono stati installati in posizione verticale dei pannelli marroni in acciaio galvanizzato. La transizione tra texture e colori diversi alleggerisce l’insieme e lo rende meno monotono. L’ulteriore cambio di materiali nella parte sporgente del primo piano dà infine risalto anche a quella porzione del volume. Nonostante la pronunciata inclinazione del tetto, la casa non dispone di grondaie. È una soluzione radicale, che fa apparire tetto e muri come un insieme unico, senza soluzione di continuità. Data la posizione della costruzione lungo un fiume, c’è la possibilità che la casa sia danneggiata in caso di alluvioni. Per questo motivo il piano terra è stato sollevato dal terreno di 60 cm, e, per evitare la formazione di umidità, sotto il pavimento è stato previsto un sistema di ventilazione che funziona giorno e notte.
Il piano terra ospita un ingresso, una camera da letto e un bagno. Qui il pavimento è in cemento lisciato. La scala conduce al soggiorno, alla sala da pranzo e alla cucina. Nell’angolo sotto la scala sono state sistemate una lavatrice e delle mensole: l’idea è quella di approfittare al massimo di ogni centimetro disponibile.
La zona adibita a camera da letto, dove dorme tutta la famiglia, è caratterizzata da un pavimento in legno di betulla giapponese e può essere separata da quella con pavimento in cemento con una tenda fissata al soffitto. Dietro ai letti c’è un armadio, anch’esso nascosto da una tenda invece che da porte. Oltre a rispettare i vincoli di budget, il tessuto leggero e trasparente dà una sensazione di poco ingombro anche quando la tenda è tirata.
Al piano di sopra troviamo uno spazio adibito a cabina armadio (visibile in fondo nella foto qui sopra) e la zona giorno. Le mensole basse a sinistra sono state realizzate per assecondare la passione dei padroni di casa per la musica e alloggiare tutte le loro apparecchiature audio e collezioni di CD. La scrivania con computer costituisce l’angolo studio della mamma, che lavora da casa. La panca sul lato del fiume serve da seduta e ospita, nella parte inferiore, dei contenitori. Durante la sera la privacy è garantita da tende.
L’angolo acuto del triangolo ospita la cucina e il tavolo da pranzo. Nonostante le dimensioni ridotte, la cucina è un ambiente accogliente grazie alla notevole altezza del soffitto, che qui segue la forma del tetto, enfatizzata dalle lampade a sospensione. L’illuminazione della casa per la maggior parte è costituita da faretti a incasso che valorizzano con grande discrezione la qualità degli spazi.
In corrispondenza della zona giorno c’è un locale mansardato, perciò qui il soffitto non è molto alto. Le grandi finestre sui due lati dell’ambiente, però, assicurano ugualmente alla stanza un certo senso di ampiezza. Questo angolo, dove si rimane in contatto con chi è in cucina o è seduto al tavolo, è stato adibito ad area giochi per le bambine. «Quando ho intrapreso il progetto, volevo decisamente creare qualcosa di valore», spiega Mizuishi. L’obiettivo, in questa casa di Horinouchi, è stato sicuramente centrato: riuscendo a intuire le qualità di un sito molto diverso dagli altri, che nessuno voleva, l’architetto è riuscito a dare vita a uno spazio confortevole e abitabile.