21 Luglio 2025
Non tutti forse sanno che la Principessa Diana una sera del 1988 trascorse una serata alla Royal Vauxhall Tavern, un noto locale gay londinese, in compagnia del frontman dei Queen Freddie Mercury, del conduttore, attore e sceneggiatore Kenny Everett e dell’attrice Cleo Rocos.
Si dice che, dopo un pomeriggio trascorso insieme, il quartetto si decise per la stravagante uscita, ma per evitare scandali Lady D si travestì da uomo con una giacca militare mimetica, un cappello di pelle e occhiali da sole.
Leggenda o realtà? L’episodio è riportato in “Dianaworld: An Obsession”, ultima biografia in ordine di tempo scritta da Edward White e uscita di recente in libreria. L’opera restituisce un ritratto della Principessa del Galles che il mondo forse non conosce.
A quanto si legge, Diana non era nuova a fughe notturne. Ai tempi del collegio “usciva furtivamente dal dormitorio per qualche sfida o per mettersi a ballare da sola nell'atrio della scuola; altre volte faceva razzia nei frigoriferi delle cucine per cercare conforto in brevi e furtive abbuffate. La notte per lei era fantasia e avventura”.
È stata l'attrice Cleo Rocos a raccontare della folle serata al Royal Vauxhall Tavern, proposta dalla stessa Principessa, nonostante l’avvertimento di Everett: "non è un posto adatto a te... pieno di uomini gay pelosi".
Diana, tuttavia, insistette, così l’amico la aiutò a travestirsi da uomo: "una giacca militare mimetica, i capelli raccolti in un berretto di pelle e occhiali da sole scuri da aviatore. Osservandola nella penombra, decidemmo che l'icona più famosa del mondo moderno poteva, forse, a malapena passare per un modello omosessuale vestito in modo piuttosto eccentrico", ha detto Cleo.
Tutto filò liscio: "Era incredibilmente scandaloso e così stranamente eccitante... nessuno, assolutamente nessuno, riconobbe Diana. Si fermarono per un drink e se ne andarono. Diana tornò a Kensington Palace e restituì gli abiti a Everett il giorno seguente”.
A prescindere dalla sua veridicità, la storia di Diana travestita alla Royal Vauxhall Tavern è stata presa come esempio del suo legame con la comunità gay e come metafora della sua ricerca di una famiglia in cui sentirsi veramente accettata.
(foto Getty Images)
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