I 10 musei più strani del mondo
Dal quello del sesso fino a quello dei collari per cani, ecco alcuni musei che forse non tutti conoscono.
Tutti conoscono il Louvre o la nostra Galleria degli Uffizi, ma chi può dire di conoscere il museo dei collari per i cani? Probabilmente poche persone: il Dog Collars Museum si trova a Leeds, nel Regno Unito, nel castello medievale della città. In questo museo sono esposti 130 collari per cani, appartenuti agli animali dei proprietari dello stesso castello, oppure donati da privati. Creata alla fine degli anni ’70 come omaggio allo storico inglese John Hunt per volere di sua moglie Gertrude, questa mostra racconta più di cinque secoli di storia attraverso degli oggetti, i collari, che nessuno si aspetterebbe di vedere in un museo.
Questo è solo uno dei musei più stravaganti del mondo: un po’ più famoso di quello di Leeds è forse il Museo del sesso di Amsterdam, conosciuto anche con il nome di “Tempio di Venere”, una galleria che, attraverso statue, video, oggetti e dipinti, racconta la storia e l’evoluzione dell’erotismo e del sesso in generale. È nato nel 1985 e ogni sala è dedicata al un celebre seduttore, come Casanova o Rodolfo Valentino.
A Nuova Delhi, in India, hanno invece dedicato un museo al WC. Sì, avete capito bene: si chiama Sulabh International Museum of Toilets, è gestito dalla Sulabh International, un’associazione che si occupa di diritti umani e ambientali, e ripercorre la storia del gabinetto attraverso modelli provenienti da 50 diversi paesi e appartenenti a epoche diverse, dal 3000 a.C. fino al XX secolo.
Chi ama il ramen, invece, dovrebbe visitare The Momofuku Ando Instant Ramen Museum di Osaka, in Giappone, il museo dedicato alla celebre zuppa nipponica: l’edificio è intitolato a Momofuku Ando, ossia l’inventore del primo ramen istantaneo. Percorrendo questa esposizione è possibile scoprire la storia di questo piatto tipico del Sol Levante, in tutte le sue forme. A New York, invece, è possibile visitare uno dei musei più piccoli del mondo: si chiama Mmuseumm ed è stato realizzato nel vano di un ascensore in disuso a Manhattan. È una mostra di oggetti che raccontano la quotidianità, dalle monete fino alle confezioni di shampoo.
In quanto a musei singolari, l’Italia non è da meno. Nel nostro paese possiamo contarne almeno 4: nel Palazzo Universitario degli Studi Anatomici di Torino, ad esempio, c’è il Museo della Frutta, una collezione creata a fine ‘800 dallo scienziato Francesco Garnier Valletti e costituita da centinaia di frutti artificiali. A Sant’Angelo di Piove di Sacco, in provincia di Padova, c’è invece il Museo storico del bottone, dedicato a un oggetto che fa parte da sempre dell’abbigliamento: la collezione ne racconta la storia e contiene modelli antichi e moderni, realizzati in vari materiali e raffiguranti raffinati disegni, al punto da renderli quasi delle opere d’arte.
A Cedogno, in provincia di Parma, c’è il Museo storico dei lucchetti, una raccolta che il proprietario Vittorio Cavalli è riuscito a realizzare con modelli provenienti da tutto il mondo, da quelli di ottone fino a quelli di osso, dalle forme e dai meccanismi più svariati. A Rocca di Angera, sul Lago Maggiore, infine, si trova il Museo della bambola e del giocattolo, una collezione che piace sia agli adulti che ai bambini: la galleria contiene, infatti, oltre un migliaio di bambole di proprietà della principessa Bona Borromeo, dai modelli del ‘700 fino a quelli più moderni. Oltre alle bambole, contiene anche una sezione dedicata ai giocattoli di ogni genere e di ogni epoca, una sezione dedicata all’abbigliamento infantile, e una contenente una collezione di automi francesi e tedeschi del XIX secolo.
Insomma, chi volesse visitare un museo diverso da quelli classici contenenti solo dipinti e statue, con questa lista di musei ha davvero l’imbarazzo della scelta.