Gli orologi più spettacolari di sempre: a Monza la clinica che li cura

Segnatempo appartenuti agli zar, mirabilie giapponesi, incredibili pendole: 400 pezzi da collezione provenienti da ogni parte del mondo e affidate alle sapienti mani dei nostri artigiani

06 Novembre 2020

Gli orologi più spettacolari di sempre: a Monza la "clinica" che li cura

A Monza il tempo non si ferma mai. Il merito è della bottega orafa della famiglia Castignoli, un’eccellenza per le arti italiane nonché autentico El Dorado per gli appassionati di orologeria. La collezione conta oltre 400 pezzi, tra pendole, sveglie da viaggio, orologi da tavolo o ad acqua. Tutto ciò che serve a misurare il tempo, dunque, si trova nella centralissima via Carlo Alberto.

Una passione tramandata da padre in figlio. Stanislao Castignoli, scomparso nell’aprile scorso all’età di 90 anni, la scoprì nel 1964 durante un viaggio a Londra, in occasione del quale acquisto un’antica pendola. Fu amore a prima vista, una scintilla che ha dato i natali a un’attività che oggi porta avanti con successo il figlio Alessio, cresciuto nel laboratorio del padre e diplomato alla scuola di orologeria di Milano realizzando un orologio scheletrato che oggi fa bella mostra di sé accanto al bancone di lavoro.

Il laboratorio della famiglia Castignoli rimette in vita i meccanismi, mentre per tutto ciò che riguarda casse e apparati decorativi ci si affida ad altre figure specializzate: restauratori e bronzisti. Ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutte le epoche. Il pezzo più antico è una pendola francese a una sola lancetta di metà XVII secolo, ma all’interno del laboratorio si possono trovare altri pezzi di pregio come un orologio giapponese con calendario a ideogrammi, uno risalente al 1798 dotato di un organo capace di suonare dodici motivi diversi e, ancora, orologi da navigazione e marescialle francesi.

La collezione è rigorosamente a uso e consumo familiare. Nonostante un mercato che permetterebbe di vendere alcuni modelli a cifre notevoli, infatti, la famiglia Castagnoli ha deciso di non mettere in vendita la maggior parte degli esemplari. Resistendo alle avances provenienti, soprattutto, da Russia, Singapore e Stati Uniti. I collezionisti dovranno accontentarsi del servizio di consulenza e vendita online. Dedicato, però, ai pochissimi modelli sul mercato.

(Foto: Getty Images)

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