La Grande Barriera Corallina sta morendo: colpa del riscaldamento globale
Nel 2016 il 90% dei coralli ha subito un processo di sbiancamento, il 20% è morto a causa dell’aumento della temperatura degli oceani
La Grande Barriera Corallina sta morendo. Con tutta probabilità, nei prossimi anni, assisteremo ad uno dei più grandi eventi traumatici per il nostro Pianeta: la morte di un ecosistema perfetto che si è creato nei secoli.
La Grande Barriera Corallina si estende al largo della costa orientale dell’Australia per circa 2.000 chilometri ed è un patrimonio naturale di inestimabile valore. A causa del riscaldamento globale, che ha fatto aumentare la temperatura delle acque degli oceani anche di 4° C, la Barriera sta morendo, e anche piuttosto velocemente. Solo nel 2016 si è assistito allo sbiancamento del 90% e alla morte del 20% dei coralli in tutta la Barriera, e il fenomeno è globale e si sta verificando anche in altre zone dove essi sono presenti. «Tra il 2015 e il 2016 le temperature record hanno innescato un episodio pantropicale di sbiancamento dei coralli, il terzo evento su scala globale da sbiancamento di massa dal 1980» si legge in un articolo di Nature di qualche giorno fa.
La Grande Barriera Corallina, la più grande del nostro Pianeta, è destinata a morire se non si prendono urgentemente misure drastiche per ridurre il riscaldamento globale: «è la minaccia numero uno per la barriera corallina. Lo sbiancamento che si è verificato nel 2016 rafforza fortemente la necessità urgente di limitare il cambiamento climatico come concordato dai leader mondiali nell’Accordo di Parigi» ha affermato David Wachenfeld del Parco marino della Grande Barriera Corallina. In particolare lo sbiancamento consiste nella morte di parte degli organismi viventi e delle alghe colorate all’interno del corallo, che fanno così diventare bianco il corallo che prima era un caleidoscopio di colori.
Se quello registrato recentemente è stato classificato come il «terzo maggior episodio di sbiancamento che ha colpito la Grande Barriera Corallina […] ora ci stiamo attrezzando per studiare il potenziale numero 4» ha spiegato Terry Hughes, professore dell’Arc Centre of Excellence for Coral Reef Studies.