Quattromila euro a chi si farà infettare volontariamente dalla pertosse

Cavie umane sotto esame: ecco la proposta dei ricercatori di Southampton per implementare nuovi vaccini.

27 Giugno 2017

Quattromila euro a chi si farà infettare volontariamente dalla pertosse

Farsi iniettare un virus in cambio di un gruzzolo di denaro? Non stiamo parlando di un film di fantascienza, ma è proprio quanto propongono i ricercatori dell’Università di Southampton, per poter approfondire gli studi sulla pertosse e riuscire a creare un nuovo vaccino.

L’annuncio è stato diffuso anche dalla BBC: il profilo ideale è quello di un “giovane volontario sano tra i 18 e i 45 anni”, al quale sarà iniettato il virus per via nasale e che dovrà trascorrere in isolamento i successivi 17 giorni. Il soggetto sarà tenuto sotto stretta osservazione e sottoposto ad analisi dei fluidi nasali e a test che si svolgeranno in apposite “stanze della tosse” in cui dovrà parlare, cantare e tossire in modo da rivelare il meccanismo di trasmissione del batterio. “L’esperimento è sicuro ed eticamente corretto , e i volontari potranno abbandonarlo in qualsiasi momento”, afferma Robert Read, coordinatore dello studio. Prosegue poi dichiarando che saranno necessari alla buona riuscita della ricerca anche portatori sani, in grado di infettare altri soggetti nonostante la mancanza dei sintomi della malattia.

I sintomi più frequenti della pertosse (conosciuta anche come 'tosse canina') sono infatti tosse violenta, con attacchi che possono arrivare a togliere il fiato o condurre al vomito, e possono durare persino per mesi. La malattia infettiva colpisce persone di qualsiasi età, ma in particolare i bambini e i neonati, per oltre il 71% dei casi.

Chissà se il premio sarà in grado di attirare effettivamente i volontari.

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