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Jennifer Aniston. Lettera aperta contro i tabloid e la continua fame di gossip

L'attrice dichiara guerra ai giornali che cercano il gossip a tutti i costi.

13 Luglio 2016

Jennifer Aniston. Lettera aperta contro i tabloid e la continua fame di gossip

Jennifer Aniston risponde ai tabloid. 

"Per la cronaca, non sono incinta. Sono invece molto stanca".

L'attrice ha risposto con una lettera sull'Huffington Post ai rumors che vengono fatti circolare su di lei dalle riviste di gossip. 

"(Sono) esausta di questo sport incentrato sullo spiare la mia vita e il mio corpo. Una cosa che accade ogni giorno, una cosa che si nasconde dietro parole come 'giornalismo', 'primo emendamento' e 'celebrity news'".

Jennifer Aniston ha indirizzato dure critiche ai tabloid e ai giornalisti che ogni giorno tormentano lei e il marito Justin Theroux, oltre che la sua famiglia e le persone che vivono accanto a lei e trovano sempre più spesso le strade invase dai paparazzi.

Uno dei punti salienti della critica dell'attrice riguarda il pregiudizio con cui viene ritratta in quanto donna e che influenza negativamente anche la sua immagine agli occhi del pubblico.

"Il modo distorto in cui viene calcolato il valore di una donna (...) una cosa assurda e disturbante. Il modo in cui io sono ritratta dai media è un riflesso di come vediamo le donne in generale, misurato su un qualche standard di bellezza distorto".

La Aniston sottolinea inoltre come una donna, che sia famosa o meno, possa sentirsi completa anche single o senza figli. Le insistenti supposizioni sulla sua gravidanza fanno dunque parte dei molti pregiudizi di cui le donne continuano, secondo la quarantasettenne, ad essere vittime.

"Le tante risorse che vengono spese dalla stampa che cerca di scoprire se sono o meno incinta per la milionesima volta, sottolineano una continuazione di questa nozione secondo la quale le donne sono in qualche modo incomplete o non hanno successo né possono essere felici se non sono sposate e con figli".

"Siamo complete. Con o senza un partner. Con o senza un bambino. Siamo noi a decidere cosa è bello quando si tratta dei nostri corpi".

La lettera si conclude con la promessa che, se un giorno deciderà di diventare mamma, sarà lei stessa a farlo sapere.

Aggiunge in fine, "un giorno, forse, i tabloid saranno costretti a vedere il mondo attraverso un punto di vista più umano. Questo accadrà perché i consumatori smetteranno di credere alle loro cazzate".  

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