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Le parole "desuete" del vocabolario italiano

I termini del nostro dizionario che sono stati sostituiti da neologismi, ma che dovremmo tornare ad usare.

29 Giugno 2016

Le parole "desuete" del vocabolario italiano

Lapalissiano

Si riferisce al capitano francese del 1500, Jacques de La Palice. Il suo nome è diventato un aggettivo per identificare qualcosa che viste le premesse risulta ovvia. In realtà però il tutto è frutto di un’incomprensione. Alla morte di La Palice i suoi commilitoni scrissero sul suo epitaffio: “Qui giace il signor de La Palice. Se non fosse morto, farebbe ancora invidia“. In francese però la effe di “ferait” (farebbe) si è confusa con la esse, date le due grafie simili, diventando “serait” (sarebbe). In più “l’invidia”, envie, per dare senso al nuovo verbo è stata staccata, leggendola en vie (in vita). Così alla fine l’epitaffio diceva: “Qui giace il signor de La Palice. Se non fosse morto, sarebbe ancora in vita“.

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