in viaggio con DiMaggio

Dia de Muertos

Marco vive e lavora in Messico, dove si è sposato. Ci racconta attraverso parole e foto il giorno dei Morti nella città dove risiede, Morelia.

02 Novembre 2015

Dia de Muertos

In Messico il primo giorno di Novembre si dedica ai "morti piccoli", cioè a quelli che sono deceduti mentre erano ancora bambini; il giorno due, a quelli morti in età adulta.

Il giorno dei Morti è una delle tradizioni più importanti e radicate per il popolo messicano, è il giorno in cui ci si può riunire con le anime dei propri defunti, che scendono dal cielo per passare una notte insieme ai vivi.
La gente in Messico li riceve creando sulle tombe nei cimiteri o nei parchi cittadini degli stupendi altari di benvenuto pieni di offerte: ogni cosa sull'altare ha un significato.

Al centro la foto del defunto, e intorno i piatti con i cibi e le bevande che preferiva quando era in vita. Visto che le anime arrivano da molto lontano hanno bisogno di riprendere le forze con buon cibo, e quindi sugli altari sono offerti piatti tradizionali come Mole (salsa di chile non piccante con spezie e aromi), pollo e riso, tamales (tipo la nostra polenta), zucca, tequila, birra e altri prodotti tipici messicani. Le candele che si accendono in memoria delle anime valgono come segno di purificazione. Poi c'è acqua da bere per il lungo viaggio, alcuni oggetti personali del defunto, fiori di zempoaxochitl (si pronuncia sempasuciutilu), che per il loro profumo e colore attraggono l'anima del defunto, incenso di copale (quello delle chiese) che con il suo profumo guida le anime fino all'altare con le offerte. La zucca dolce con zucchero serve da ricordo del destino finale di ogni essere umano e anche per accettare la morte come inevitabile e non nel modo che tutti temono.

I cimiteri e i parchi si riempiono di visitatori che passano tutta la notte sulle tombe dei propri famigliari, per far loro compagnia con preghiere, musica, cibi, fiori e chiacchierate, ricordando i bei momenti che hanno passato insieme. É una delle tradizioni più belle e caratteristiche tra tutte quelle che esistono in Messico.

Maurizio DiMaggio

Maurizio DiMaggio

Più che un disc jockey mi sento un marinaio della Musica. Navigo da trent’anni anni sulle onde FM e per spirito di avventura mi spingo inevitabilmente verso nuovi orizzonti musicali. Sono nato nel mese di maggio ad Ivrea, ho iniziato nelle radio private del Piemonte per poi approdare nel 1988 a Monte Carlo, dove ho ormeggiato alla banchina Antoine I. Ho una grande passione per i viaggi, per il mare e per le barche, per i popoli del mondo e le loro culture. Nomade per natura, stanziale il meno possibile. Sono stato animatore su navi da crociera, DJ in mitiche discoteche della Costa Azzurra, presentatore di conventions e moderatore di convegni, creatore di testi pubblicitari, conduttore televisivo, realizzatore di documentari, e anche produttore discografico: insomma da buon marinaio so fare un po’ di tutto, perfino il giornalista specializzato in viaggi e in enogastronomia. In tutti questi campi sono un appassionato, non un esperto. L’Appassionato sa tutto di ciò che gli interessa e quando scopre cose nuove che gli piacciono se ne informa a fondo, manda avanti il cuore. L’Esperto sa tutto di tutto, conosce a fondo la materia, ce l'ha in testa.

Io rimango un appassionato.
A vita...

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