Conoscendo qualche trucco si riesce a girare il mondo low cost volando in prima classe

Per Londra 127 caffè

Immaginatevi i prezzi dei voli espressi in cibi da consumare a destinazione

28 Ottobre 2015

Per Londra 127 caffè

nell'isola di St Marteen si atterra direttamente in spiaggia

Da un’indagine di lastminute.com sembra che noi italiani siamo quelli che guardano maggiormente ai costi dei viaggi. I francesi sono i più spendaccioni, poi inglesi e spagnoli. Evidentemente noi italiani vogliamo spendere bene e spendere meno. E allora Kayak.it cerca di invogliarci esponendo l’equivalente di quello che puoi comprare con il prezzo del biglietto. Per esempio: volare da Roma a Barcellona in autunno ha lo stesso prezzo di 5 piatti di pasta all’amatriciana. E andare a Parigi costa quanto una quindicina di confezioni di prosciutto crudo. Londra? Sono 127 caffè.
Comunque è vero che gli stipendi in Italia sono più bassi rispetto agli altri paesi d’Europa e per questo noi italiani tendiamo a cercare le soluzioni di viaggio più a buon mercato.
E a proposito di risparmiare sui viaggi cercando le combinazioni più convenienti ecco l’esempio di Sam Huang che ha viaggiato intorno al mondo in prima classe sugli aerei della Emirates e in tre settimane ha toccato undici città, sette Paesi, cinque continenti.
Un viaggio da 54.000 euro. Ma Sam ha speso solo 300 dollari (270 euro) per il biglietto. Come ha fatto? Lui cura un blog di viaggi e ha raccontato di aver riscosso le miglia frequent flyer accumulate con la compagnia Alaska Airlines e poi ha sfruttato una piccola scappatoia al momento della prenotazione: un trucchetto piuttosto complicato ma del tutto legittimo che consiste nel prenotare il viaggio come un’unica lunga tratta con più soste. E lui ha messo un sacco di foto che documentano quello che è stato il «viaggio più bello della sua vita», per 270 euro!

E’ capitato anche a voi di avere un upgrading? E di potervi permettere la prima classe? Avete dei consigli per volare spendendo il meno possibile?

Maurizio DiMaggio

Maurizio DiMaggio

Più che un disc jockey mi sento un marinaio della Musica. Navigo da trent’anni anni sulle onde FM e per spirito di avventura mi spingo inevitabilmente verso nuovi orizzonti musicali. Sono nato nel mese di maggio ad Ivrea, ho iniziato nelle radio private del Piemonte per poi approdare nel 1988 a Monte Carlo, dove ho ormeggiato alla banchina Antoine I. Ho una grande passione per i viaggi, per il mare e per le barche, per i popoli del mondo e le loro culture. Nomade per natura, stanziale il meno possibile. Sono stato animatore su navi da crociera, DJ in mitiche discoteche della Costa Azzurra, presentatore di conventions e moderatore di convegni, creatore di testi pubblicitari, conduttore televisivo, realizzatore di documentari, e anche produttore discografico: insomma da buon marinaio so fare un po’ di tutto, perfino il giornalista specializzato in viaggi e in enogastronomia. In tutti questi campi sono un appassionato, non un esperto. L’Appassionato sa tutto di ciò che gli interessa e quando scopre cose nuove che gli piacciono se ne informa a fondo, manda avanti il cuore. L’Esperto sa tutto di tutto, conosce a fondo la materia, ce l'ha in testa.

Io rimango un appassionato.
A vita...

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