Facebook, Whatsapp e Instagram a pagamento: la nuova ipotesi
Una rivoluzione attende alcuni tra i social più amati e diffusi
La squadra capitanata da Mark Zuckerberg sarebbe pronta a rendere a pagamento una parte dell’utilizzo dei social network più gettonati del pianeta. Lo farebbero capire le dichiarazioni di John Hegeman, vicepresidente di Monetization, che si occupa della parte finanziaria e monetaria del gruppo Meta: "Vediamo opportunità su nuovi prodotti, funzionalità ed esperienze per cui le persone sarebbero disposte a pagare".
Ad oggi Facebook, Instagram e WhatsApp hanno già alcune funzioni accessibili solo tramite un investimento monetario, ma rappresentano solo una minima percentuale di ciò che propongono ai miliardi di utenti che le popolano.
Su Facebook gli amministratori dei gruppi possono addebitare l’accesso a contenuti esclusivi, mentre su WhatsApp è previsto un pagamento da parte di alcune aziende per inviare messaggi ai propri clienti. Su Instagram, infine, sarà possibile dare vita ad abbonamenti per l’accesso a contenuti esclusivi.
La nuova divisione, chiamata New Monetization Experiences, sarà guidata da Pratiti Raychoudhury, già a capo della ricerca di Meta, e mira a rispondere al calo di ricavi certificato nell’ultima trimestrale di luglio.
Secondo Hegeman, le funzionalità a pagamento potrebbero diventare una parte significativa dell’attività di Meta a lungo termine: "su un orizzonte temporale di cinque anni, penso che possa davvero muovere l’ago e fare una differenza piuttosto significativa", l’analisi dell’americano.
Meta non è l’unico player a valutare questa strada. Da un paio d’anni a questa parte ci sta provando TikTok, il social network di origine cinese che in brevissimo tempo è diventato il preferito tra i più giovani grazie ad alcune peculiarità che lo caratterizzano. Nonostante il successo globale che ha portato anche i politici italiani ad aprire i propri canali ufficiali, TikTok non è ancora riuscita ad imporsi come numero uno del settore: nel 2022 si attesta come terza piattaforma più utilizzata in assoluto, rimanendo alle spalle di Facebook e Instagram. Telegram e Snapchat, invece, prevedono il pagamento per sbloccare alcune funzionalità aggiuntive rispetto al pacchetto base.
L’urgenza di Zuckerberg potrebbe derivare dalla situazione di difficoltà dell’azienda, fotografata dai dati: per il primo anno, infatti, Meta ha fatto segnare una diminuzione dei ricavi di oltre l’1% (28,8 miliardi di quest’anno contro i 29,1 del 2021). Anche gli utili sono scesi di 3,4 miliardi (il 36%) rispetto all’estate dello scorso anno, fermandosi a quota 6,7 miliardi nel trimestre tra giugno e agosto contro i 10,4 miliardi di dodici mesi fa.