Se le cabine del telefono diventano micro-librerie
A Roma l'idea per utilizzare le vecchie cabine telefoniche e favorire l'amore per i libri
Provare a spiegare a qualcuno che ha al massimo 20 anni che cosa fossero e quale fosse l’importanza delle cabine telefoniche è cosa non proprio semplice. Non è colpa loro, sono nati con un telefonino in mano e pensare a un mondo che solo l’altro ieri viveva senza è fantascienza.
Le cabine telefoniche sono state prima abbandonate, poi vandalizzate e infine quasi tutte tolte dalle strade. Quasi tutte. Perché in realtà in Italia ce ne sono ancora circa 18mila.
A Roma, nel quartiere Appio Latino, hanno pensato a un modo di sottrarle all’incuria: l’idea è quella di trasformarle in piccole biblioteche. Anzi, ad essere più corretti, in luoghi adibiti al book crossing, dove trovare e lasciare libri per chiunque abbia voglia di leggere qualcosa. Hanno già un nome: bibliocabine. Sono state sistemate, pulite, letteralmente riqualificate e poi riempite di libri e volumi di ogni genere e argomento.
Ad avere l’idea è stato un privato cittadino, Giuseppe Forti, che ha subito trovato il sostegno di alcuni esercenti della zona, tra cui una gelateria che oltre a crema, cioccolato e pistacchio è rifornita anche di centinaia di libri da leggere e sfogliare mentre si mangia un cono o una coppetta.
(Foto Getty Images)