Oggi salutiamo l'estate: è l'equinozio d'autunno
Siamo abituati a pensare che l'autunno abbia inizio il 21 settembre, ma non è sempre così. Ecco perché
Siamo portati a credere che la data in cui siamo abituati a dire addio all'estate e dare il benvenuto all'autunno sia il 21 settembre. Ma non è così: nel 2020 l'equinozio di autunno è il 22 settembre alle 15:31. Ma perché? La risposta è semplice: l'anno solare non coincide con quello del calendario, c'è quindi uno sfasamento quando si parla di stagioni. Il calendario gregoriano ha 365 giorni l'anno, mentre l'anno siderale ha 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi. Questo vuol dire che la Terra non impiega esattamente un anno come lo conosciamo noi per completare la sua orbita intorno al Sole, ma ci mette 365 giorni e 6 ore circa. Questa differenza fa slittare di qualche giorno il momento in cui cadranno le foglie dagli alberi.
L'astronomo Andrea Longobardo ha cercato di spiegare questo fenomeno: "Se l’asse terrestre fosse perpendicolare al piano orbitale, noi avremmo per tutto l’anno il giorno uguale alla notte, e quindi non ci sarebbero le stagioni. Poiché l’asse è inclinato sul piano orbitale, i raggi sono perpendicolari all’asse terrestre solo due volte l’anno, in due punti opposti dell’orbita. Uno è l’equinozio di primavera, l’altro è l’equinozio di autunno che dovrebbe avvenire esattamente sei mesi dopo. In realtà, poiché nei mesi estivi la Terra è più lenta nel suo moto di rivoluzione, l’equinozio d’autunno ritarda un po'".
Per spiegarlo in modo più profano, quest'anno abbiamo avuto un giorno in più per goderci questa bellissima, anche se strana, estate.
(Photo by Matt on Unsplash)