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La paura degli attori che scioperano a Hollywood: "Ci vogliono clonare con l’AI”

A sostenere per primi lo sciopero anche Meryl Streep, George Clooney e Joaquin Phoenix

Parrebbe la nuova sceneggiatura di un film e invece è la realtà che invade le strade di Hollywood. Gli attori stanno prendendo parte alle proteste anche per non essere clonati!

La rivelazione sarebbe giunta durante una conferenza stampa, Duncan Crabtree-Ireland, segretario del sindacato Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA), avrebbe raccontato dell'esistenza di una particolare tecnologia di intelligenza artificiale che potrebbe mettere a rischio le sembianze "digitali" degli attori.

Questa rivoluzione coinvolgerebbe soprattutto gli attori meno celebri e le comparse, che secondo le case cinematografiche californiane sarebbero destinati alla sostituzione tecnologica. "Hanno proposto che i nostri attori si facciano scansionare, ricevano un giorno di paga, e da lì la compagnia possa fare quello che vuole dell’immagine, per il resto dell’eternità in qualsiasi progetto vogliano, senza consenso o remunerazione ulteriore" queste le parole di Duncan Crabtree-Ireland.

Al momento la SAG-AFTRA, conta oltre 160 mila iscritti che ora temono lo stesso nemico degli sceneggiatori, minacciati dal perfezionamento costante dell’AI generativa, che non ha mostrato alcun tentennamento nello scrivere libri e saggi, senza bisogno di un supporto considerevole da parte degli esseri umani.

News Doug Liman, regista, di Mr. and Mrs. Smith, ha raccontato in un'intervista alla Cbs, perchè sarebbe a favore dell'AI : "Se una scena è troppo pericolosa da girare per gli attori, con l’intelligenza artificiale posso farla lo stesso. O magari posso aggiungere le comparse anche dopo aver girato la scena, se ci ripenso. L’economia è cambiata. Al giorno d’oggi un computer può fare lo stesso lavoro di un attore spendendo meno, e a volte anche meglio".

Tutto farebbe pensare che la paghe ferme da 10 anni non siano destinate a decollare.

(Foto Getty Images)

 

 

 

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