La ragazza con l'orecchino di perla: finalmente svelati i suoi segreti!
Un team di esperti ha analizzato il dipinto usando sofisticate tecnologie.
Il celeberrimo dipinto di Johannes Veermer intitolato “La ragazza con l’orecchino di perla” continua a racchiudere numerosi misteri. Il volto enigmatico della giovane ritratta nel XVII secolo incanta chi lo guarda ancora oggi e sono in tanti a chiedersi chi sia questa misteriosa ragazza.
A questa domanda non è stata ancora data una risposta: l’identità della protagonista di questo quadro rimane ignota. Tuttavia, un team di esperti della Mauritshuis Gallery dell’Aia, il museo olandese dove il dipinto è custodito, sono riusciti a svelare altri misteri che circondano quest’opera. I ricercatori hanno utilizzato delle tecnologie molto avanzate per analizzare il dipinto in ogni minimo dettaglio, ad esempio eseguendo una scansione completa della tela.
Grazie a queste sofisticate tecniche è stato possibile osservare le ciglia lunghe della ragazza raffigurata così come la leggera peluria sul suo viso. Inoltre, è stato rilevato che lo sfondo nasconde in realtà una tenda verde. Tutti questi dettagli non erano stati mai notati prima d’ora: la fanciulla ha lo sguardo obliquo e i suoi occhi sono sempre sembrati a tutti privi di ciglia, invece adesso scopriamo che Vermeer le ha dipinte, anche se in modo talmente delicato da non permettere di vederle a occhio nudo. Per quanto riguarda lo sfondo, inoltre, gli studiosi hanno scoperto che il pittore aveva inserito una tenda verde esattamente dietro la testa della ragazza, laddove adesso c’è solo un fondale scuro e vuoto.
Il fatto che la protagonista del quadro fosse priva di ciglia e di peluria avevano fatto pensare a un archetipo, un simbolo astratto, quasi una dea: in tal caso, dunque, l’artista non avrebbe ritratto una donna reale, ma piuttosto qualcosa di ideale. Gli elementi scoperti adesso, invece, rendono la fanciulla più umana, più vera e vicina a noi; la tenda che era stata inizialmente dipinta sullo sfondo, inoltre, rivela che Vermeer aveva inserito anche un contesto ben preciso alle spalle della giovane.
La scansione del dipinto, insomma, ha svelato che l’artista ha avuto vari ripensamenti mentre dipingeva il quadro; persino la posizione dell’orecchio della giovane è stata cambiata, così come la parte superiore del velo e l’inclinazione del collo. tuttavia, il particolare più interessante riguarda il famoso orecchino di perla che illumina il dipinto: adesso sappiamo che il colore proveniva dal Peak District, in Inghilterra. I rossi, invece, l’artista li ha ricavati da insetti presenti nei cactus in Messico e Sud America, mentre il blu l’ha preso dall’Afghanistan. Quest’ultimo colore, in particolare, costava moltissimo nel 1600 eppure Vermeer sembra non aver badato a spese vista l’enorme quantità utilizzata. Gli altri pigmenti, invece, pare li abbia acquistati a Deft, la sua città natale.
L’unico mistero ancora da svelare è quindi l’identità della ragazza: i dettagli scoperti oggi suggeriscono che potrebbe trattarsi di una persona reale e non di un personaggio immaginario. La scrittrice Tracy Chevalier nel suo romanzo “La ragazza con l’orecchino di perla”, sul quale è basato l’omonimo film di Peter Webber con protagonista Scarlett Johansson, ha immaginato che la fanciulla fosse una cameriera a servizio di Vermeer e che tra i due fosse nato un legame tale che l’artista l’avrebbe convinta a posare per lui. Per quanto questa versione sia affascinante, purtroppo non si basa su alcuna prova o testimonianza concreta; ad ogni modo, gli studiosi non si arrendono e continueranno a lavorare per cercare di scoprire chi fosse questa ragazza dallo sguardo enigmatico che indossava un solo orecchino e un turbante blu.
(Photo Credits: Getty Images)