14 Luglio 2016
Spesso si sente dire, da chi è a dieta: non mangio la pasta perché ingrassa, tanto meno per cena. Ma questo non è vero. Basta sapere come sceglierla, cuocerla e condirla.
Ideale è la pasta integrale, perché le fibre contenute riducono l’assorbimento dei grassi contenuti nello stesso pasto. Meglio se cotta al dente, perché ha un indice glicemico inferiore a quella ben cotta e gli zuccheri che contiene arrivano nel sangue più lentamente. Ma, soprattutto, condita con sughi leggeri, come pomodoro fresco tritato e un filo d’olio d’oliva extravergine.
Anzi: una ricerca recente ha evidenziato una perdita di peso più consistente (11,6 chili contro 9), una riduzione più evidente della circonferenza addominale e della massa grassa, livelli migliori di glucosio e di colesterolo nel sangue e un senso di fame attenuato in chi consumava i carboidrati per cena.
Una porzione ideale di pasta è di 80 grammi, vale a dire 280 kcal. Con l’aggiunta di mezzo cucchiaio d’olio e un paio di pomodorini tritati si arriva a 340 kcal. Pensiamo che è l’apporto calorico di sei biscotti che si mangiano in un batter d’occhio e non saziano, oppure di un toast con succo di frutta.
Non solo: grazie al triptofano che calma l’ansia e alla sensazione di sazietà che si accompagna, la pasta favorisce il sonno.
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