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Egitto, dove tutto ha avuto origine

Un'emozione senza fine tra cultura millenaria e barriere coralline

24 Aprile 2024

Non c’è bisogno di spiegare perché un viaggio in Egitto è un’esperienza che lascia traccia profonda nel cuore e nella memoria. Tombe sepolte nella sabbia, piramidi austere e templi faraonici. Il serpente verde del Nilo che avanza nel deserto, un miracolo della natura. Esplosione di colori nei fondali del Mar Rosso. Con tutto quello che c’è in mezzo.

Luxor, l’antica Tebe e la valle dei Re, la più famosa necropoli egizia, oltre trenta tombe tra cui quella di Tutankhamon. Alessandria, dove i saggi custodivano la conoscenza del mondo. Il canale di Suez, spartiacque tra Africa e l’Asia del Medio Oriente. Il Sinai, terra contesa dalle religioni monoteiste occidentali, penisola dall’aspetto selvaggio e lunare. Il Cairo, capitale immensa, vicoli e autostrade a quattro corsie; tetti di paglia a due passi dai grattacieli, vecchi bazar e caffè a fianco di locali moderni e centri commerciali. Un passato che convive con l’attualità, nelle strade e negli occhi delle persone.

Ma c’è anche molto altro, meraviglie meno conosciute ma non di certo meno affascinanti.

La Valle delle Balene

Questa oasi nel deserto è una macchina del tempo per rivivere il grandioso passato dell’Egitto. Fossili di balena, templi dedicati al dio coccodrillo e una ricca produzione artigianale di oggetti in ceramica richiamano i turisti dal Cairo per una visita giornaliera nella idilliaca regione del Fayum.

L’Oasi di Kharga

Kharga e Dakhla sono due oasi meridionali tra le più spettacolari del deserto egiziano e rappresentano una valida alternativa per chi, oltre alle visite archeologiche lungo il percorso del Nilo nel medio Egitto, vuole vivere un’emozionante avventura in un safari tra le dune del Sahara, alla ricerca degli scenari più spettacolari del deserto egiziano occidentale.

Il Deserto Bianco

Esiste un Egitto poco noto, è quello del Deserto Bianco e del Deserto Nero, della Montagna di Cristallo, proseguendo verso Sud fino a quello che fu il “Limes” dell’Impero Romano. Un’intersezione incredibile di culture e un viaggio paesaggistico e culturale che ripercorre persino la storia dei precursori delle balene, scheletri nel deserto vecchi di quaranta milioni di anni.

Siwa

Potrebbe sembrare incredibile, ma le oasi del deserto esistono davvero e sono luoghi di una bellezza straordinaria. Non c’è nulla di più emozionante che scoprire questi angoli nascosti del mondo, dove la vita sembra scorrere al ritmo lento della natura. Sì, le oasi del deserto esistono realmente e sono uno dei tesori più preziosi che la natura ci ha regalato. Uno di questi è il magnifico lago di Siwa.

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