Un campo di girasoli distrutto... per un selfie!
La fioritura dei girasoli è uno degli avvenimenti più amati dal popolo dei social, che farebbe di tutto per lo scatto perfetto...
La fioritura dei girasoli è un evento che dura solo poche settimane, paragonabile per spettacolarità e fama a quella dei campi di lavanda in Provence.
Proprio queste sue caratteristiche di unicità lo rendono uno degli avvenimenti più attesi dai social addicted, disposti a tutto pur di ottenere il loro scatto "instagrammabile", che gli assicurerà una pioggia di like sui social.
Talvolta però la loro brama trasforma un paesaggio da favola in un vero e proprio incubo...
E' ciò che è successo per i proprietari di una fattoria dell’Ontario, in Canada, regione nota per i suoi campi di girasoli.
La fattoria Bogle Seeds di Millgrove è una delle più antiche del territorio e i suoi proprietari si erano accorti già da diverso tempo dei turisti che si fermavano lungo la strada che costeggia il loro campo, per scattare foto.
Così, dopo aver scoperto l’enorme successo che i girasoli riscuotevano su Instagram, avevano deciso di mettere a disposizione i loro campi a tutti coloro che volessero fare i famosi selfie immersi tra i fiori gialli, al costo di 7,50 dollari a persona.
L’idea sembrava aver funzionato, l'iniziativa richiamava un gran numero di persone ed era stato persino necessario improvvisare un'area di parcheggio in grado di ospitare ben 300 visitatori.
All’insaputa degli organizzatori, l'evento era diventato virale e le foto dei primi visitatori avevano ottenuto ancor più successo di quanto si aspettassero i proprietari del campo.
Lo scorso 28 luglio, 8 giorni dopo il via dell'iniziativa, alle prime luci dell’alba il parcheggio era già colmo di turisti e poche ore dopo l’orda era diventata ingestibile: secondo gli organizzatori, si sono toccate le 7mila presenze!
I visitatori, muniti di ogni attrezzo possibile per scattare foto, avevano iniziato ad addentrarsi tra i filari per ottenere gli scatti migliori, arrivando a calpestare senza ritegno le piante, scavalcare le recinzioni, invadere l’intera area, strappare persino i fiori per portarseli a casa.
Nel caos più generale, è stato necessario l'intervento della polizia per sgombrare l’area, dichiarando definitivamente chiusa l’esperienza.
Il giorno seguente il proprietario descriveva il suo campo "un’apocalisse zombie", uno scenario ben lontano dalla ridente distesa di giallo... tutto per un selfie!
Foto: Instagram