Giorgio Armani, addio

Il grande maestro italiano ci ha lasciati. Ma la sua lezione di stile durerà per sempre

04 Settembre 2025

Giorgio Armani, addio. Il grande maestro dell'eleganza italiana si è spento, lasciando un vuoto incolmabile, per il suo stile impeccabile e la generosità del suo cuore.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Giorgio Armani (@giorgioarmani)

Giorgio Armani era nato a Piacenza l'11 luglio 1934. Aveva studiato a Milano, dove si era anche iscritto alla facoltà di medicina. Il suo destino è però un altro. Trova lavoro come vetrinista e commesso per la Rinascente. Nel 1965 disegna per il marchio Hitman di Nino Cerruti.

Il debutto con la prima collezione a suo nome è del 1975.E da allora Giorgio Armani segna, con stile e gusto eccezionali, il ritmo della moda italiana e internazionale. Nel 2000 il celebre Guggenheim Museum di New York gli tributa una retrospettiva.  

E' la parola classe quella che meglio distingue lo stile di Armani, capace di rivoluzionare dall'interno un capo classico come la giacca, destrutturandolo e facendone un emblema della sua creatività. Linee pulite e una palette di colori discreta (beige, grigio, greige, la nuova tonalità da lui ideata, blu, nero e bianco) sono la sua inconfondibile firma.

Armani ha anche lavorato per il cinema. ha vestito Richard Gere in "American Gigolò", Christian Bale in "Il cavaliere oscuro". Ha anche creato per "Phenomena", "Gli intoccabili", "Cadillac Man", "Ransom - Il riscatto", "The Counselor - Il procuratore", "The Wolf of Wall Street".

Armani si è dato vita anche alla collezione Armani Casa, ispirata all'Art Déco e all'estremo Oriente. Tra i suoi interessi c'erano la musica (ha pubblicato i dischi di musica ambient, elettronica e sperimentale intitolati Emporio Armani Caffè) e lo sport. Ha infatti disegnato la divisa sociale del Piacenza Football Club 1919, del Chelsea, della Nazionale di calcio inglese, della Nazionale italiana per le Olimpiadi di Londra ed è stato proprietario della squadra di basket  Olimpia Milano (EA7 - Emporio Armani).

Lo stilista era anche noto e amato per la sua generosità: sosteneva i designer emergenti, si occupava della salvaguardia dell’ambiente e durante la pandemia aveva riconvertito buona parte della sua produzione per fornire materiale sanitario ai medici impegnati a salvare vite umane. Anche le su riflessioni su un uso più consapevole delle risorse e sulla lotta allo spreco, non solo nel campo della moda, avevano conquistato gli italiani. 

Nel 2020  aveva rivelato, nel corso di un'intervista al Corriere della sera, di essere preoccupato dalla sua successione: desiderava "Sparire senza danneggiare il mio lavoro e chi mi ha aiutato, il nome che ho costruito e chi lo ha creato con me".

(foto Getty Images)

 
  

 

Webradio

Radio Monte Carlo sempre con te

Disponibile su