14 Ottobre 2020
Il Palazzo Ducale di Genova ospita, nell'Appartamento del Doge, una ricca mostra dedicata a Michelangelo. Intitolata "Michelangelo divino artista" e in programma dal 28 aprile all'11 luglio 2021, l'esposizione racconta l'unicità della figura di Michelangelo (scultore, pittore, architetto e poeta, autore di opere incomparabili per tensione morale e energia della forma), concentrandosi sugli incontri eccezionali della sua esistenza.
Michelangelo, che ebbe una vita assai lunga, conobbe infatti personaggi prestigiosi della storia del tempo: frequentò sotto il loro stesso tetto due futuri pontefici (Leone X e Clemente VII, della famiglia Medici, lavorò per sette papi e per potenti come Lorenzo il Magnifico, Francesco I di Valois Re di Francia e la nuora Caterina de' Medici. L'artista attraversò quasi un secolo tra guerre, violenze ed eventi storici di grande rilevanza, tra cui la Controriforma. Definito e fu definito “universale” già da Giorgio Vasari.
Una mostra su Michelangelo non è di facile attuazione, dal momento che la maggior parte delle sue opere sono grandi sculture, non trasportabili dalle proprie sedi. Ecco perché è decisamente eccezionale la presenza, a Palazzo Ducale a Genova, di due eccelse sculture in marmo dell'artista: la Madonna della Scala, un vero capolavoro giovanile, e il monumentale Cristo Redentore in arrivo da Viterbo. In esposizione, anche 60 tra disegni autografi e fogli del carteggio di Michelangelo, delle rime e altri suoi scritti originali, in gran parte conservati nella Casa Buonarroti.
Fra i disegni spicca la meravigliosa Cleopatra, eseguita per Tommaso Cavalieri.
Dieci le sezioni espositive: I. Le origini, la famiglia - II. A Firenze: i Medici e il Giardino di San Marco - III. Da Bologna a Roma: dalla fuga alla fama - IV. La Repubblica fiorentina e il gonfaloniere Soderini - V. Al servizio di Giulio II - VI. Fra Roma e Firenze per i papi Medici: Leone X e Clemente VII - VII. L’assedio nell’ultima Repubblica - VIII. Dalla famiglia fiorentina agli amici romani- IX. Trent’anni al servizio dei papi - X. I Medici e il mito dopo la morte
La mostra vuole anche promuovere e far riscoprire autentici tesori nascosti, monumenti, palazzi e opere d’arte sparsi sul territorio regionale e prevede incroci con la Pinacoteca di Savona e le sue sezioni Sisto IV e il mecenatismo roveresco con opere di Foppa, Mazone e Lorenzo Fasolo e Giuliano della Rovere, vescovo di Savona, futuro Papa Giulio II.
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