Michelangelo divino artista

Dal 28 aprile all'11 luglio 2021 il Palazzo Ducale di Genova ospita una ricca mostra dedicata al grande genio fiorentino

14 Ottobre 2020

Il Palazzo Ducale di Genova ospita, nell'Appartamento del Doge, una ricca mostra dedicata a Michelangelo. Intitolata "Michelangelo divino artista" e in programma dal 28 aprile all'11 luglio 2021, l'esposizione racconta l'unicità della figura di Michelangelo (scultore, pittore, architetto e poeta, autore di opere incomparabili per tensione morale e energia della forma), concentrandosi sugli incontri eccezionali della sua esistenza.

Michelangelo, che ebbe una vita assai lunga, conobbe infatti personaggi prestigiosi della storia del tempo: frequentò sotto il loro stesso tetto due futuri pontefici (Leone X e Clemente VII, della famiglia Medici, lavorò per sette papi e per potenti come Lorenzo il Magnifico, Francesco I di Valois Re di Francia e la nuora Caterina de' Medici. L'artista attraversò quasi un secolo tra guerre, violenze ed eventi storici di grande rilevanza, tra cui la Controriforma. Definito e fu definito “universale” già da Giorgio Vasari.

Una mostra su Michelangelo non è di facile attuazione, dal momento che la maggior parte delle sue opere sono grandi sculture, non trasportabili dalle proprie sedi. Ecco perché è decisamente eccezionale la presenza, a Palazzo Ducale a Genova, di due eccelse sculture in marmo dell'artista: la Madonna della Scala, un vero capolavoro giovanile, e il monumentale Cristo Redentore in arrivo da Viterbo. In esposizione, anche 60 tra disegni autografi e fogli del carteggio di Michelangelo, delle rime e altri suoi scritti originali, in gran parte conservati nella Casa Buonarroti.

Fra i disegni spicca la meravigliosa Cleopatra, eseguita per Tommaso Cavalieri.

Dieci le sezioni espositive:  I. Le origini, la famiglia - II. A Firenze: i Medici e il Giardino di San Marco - III. Da Bologna a Roma: dalla fuga alla fama - IV. La Repubblica fiorentina e il gonfaloniere Soderini - V. Al servizio di Giulio II - VI. Fra Roma e Firenze per i papi Medici: Leone X e Clemente VII - VII. L’assedio nell’ultima Repubblica - VIII. Dalla famiglia fiorentina agli amici romani- IX. Trent’anni al servizio dei papi - X. I Medici e il mito dopo la morte

La mostra vuole anche promuovere e far riscoprire autentici tesori nascosti, monumenti, palazzi e opere d’arte sparsi sul territorio regionale e prevede incroci con la Pinacoteca di Savona e le sue sezioni Sisto IV e il mecenatismo roveresco con opere di Foppa, Mazone e Lorenzo Fasolo e Giuliano della Rovere, vescovo di Savona, futuro Papa Giulio II.

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