13 Giugno 2019
Si chiama Giardino dell'Impossibile e il nome non è dato a caso: la sua creazione è stata un'impresa che ha sfidato la natura. Il giardino è stato infatti realizzato in una cava di tufo a Favignana, su un terreno brullo e spazzato dal vento, tra ciottoli e grotte.
La splendida isola siciliana vanta dunque una meraviglia in più: un giardino di oltre 40mila metri quadrati, con 300 specie provenienti da tutto il mondo, ospitato in una serie di cave di tufo ormai inutilizzate, tra cunicoli e gallerie.
A creare un simile paradiso, ricco di fragranze e colori, è stata Maria Gabriella Campo, che ha voluto creare in questo modo una «testimonianza di una vita sociale diversa dalla nostra, vissuta nel segno di una laboriosità ingegnosa che affascina... Sono certa che la conoscenza di questi luoghi particolarissimi e la loro unicità possa contribuire ad aumentare l’apprezzamento per l’isola di Favignana, già nota e amata per la bellezza del suo mare e delle sue coste».
L'impresa è stata eroica: sembrava infatti impossibile far nascere qualcosa in spazi tanto inospitali. La scommessa però è stata vinta. E adesso i “Giardini Ipogei di Villa Margherita” (questo il nome ufficiale del Giardino dell'Impossibile) sono stati iscritti nel Libro delle Espressioni del R.E.I.L. Isole Egadi come alta espressione del patrimonio culturale dell’umanità.
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