22 Marzo 2019
Vari disegni, un libro di preghiere del 1867 e un contratto assicurativo: sono questi i documenti trovati sotto il pavimento di quella che una volta fu la casa di Vincent Van Gogh. Il pittore olandese infatti ha vissuto tra il 1873 e 1874 a Londra, come è stato dimostrato varie volte da più fonti e anche da Martin Bailey, esperto e curatore della mostra “Van Gogh and Britain”.
I proprietari della casa stavano effettuando dei lavori di ristrutturazione quando si sono accorti della presenza di qualcosa sotto le mattonelle dell'edificio in stile vittoriano. Il ritrovamento di questi documenti farà sicuramente chiarezza sul periodo di Van Gogh a Londra, che a soli 20 anni si trasferì in questa piccola casa mentre lavorava in una delle gallerie d’arte a Covent Garden.
Secondo Bailey, il pittore in quel periodo si avvicinò molto alla religione cristiana e l’opuscolo religioso che è stato ritrovato potrebbe confermarlo. Per quanto riguarda il contratto assicurativo, invece, il nome risale ad una certa Ursula Loyer, all’epoca proprietaria dell’appartamento. Infine, i disegni ad acquerello su vari pezzi di carta non dovrebbero essere di Van Gogh: infatti, secondo le prime testimonianze degli esperti, lo stile dell’artista non ha nessuna somiglianza con gli schizzi trovati nella casa e questi, molto probabilmente, appartengono a Eugenia, figlia di Ursula di cui il pittore si era invaghito.
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